Benzina troppo cara? Pazza idea, in Scozia pensano al whisky

Benzina troppo cara? Pazza idea, in Scozia pensano al whisky

Aziende usano scarti della produzione del distillato per realizzare biobutanolo e biogas per motori endotermici

di Francesco Forni

12.04.2022 ( Aggiornata il 12.04.2022 08:31 )

Mettete del whisky nei vostri motori. Non è una boutade da hippy, in Scozia ci stanno pensando davvero.

La Celtic Renewables di Grangemouth sta cercando di produrre in modo efficace biobutanolo come sostituto del diesel e della benzina per motori endotermici. E in fin qui niente di inedito.

La particolarità del biobutanolo dell’azienda è che viene realizzato attraverso la lavorazione degli scarti provenienti dalla produzione del di malto scozzese.

Non viene usato il prezioso distillato ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali, maturato in botti di legno, ma appunto i residui inutilizzati.

Celtic Renewables nel 2017 ha ottenuto un carburante in grado di funzionare in un motore tradizionale e nell’ottobre 2021 ha inaugurato la sua prima raffineria dedicata appositamente alla produzione di biobutanolo. Che comunque emette anidride carbonica.

Altra distelleria, alta soluzione

Discorso diverso per la Glenfiddich di Dufftown, specialista nella distillazione di whisky, che ha adattato i suoi camion per le consegne in modo tale che possano funzionare con biogas provenienti dai sottoprodotti della distillazione.

Grazie a questa soluzione, Glenfiddich sostiene di essere riuscita a ridurre le emissioni di anidride carbonica della sua flotta di camion di oltre il 95%. Le idee non mancano.

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