Skoda trasferisce la produzione di cablaggi dall'Ucraina alla Repubblica Ceca

Skoda trasferisce la produzione di cablaggi dall'Ucraina alla Repubblica Ceca

Per ovviare a problemi causati dalla invasione russa: attività anche in Marocco e in Romania

di Francesco Forni

09.06.2022 ( Aggiornata il 09.06.2022 09:11 )

Skoda gioca in casa per ovviare ai problemi di approvvigionamento causati dalla invasione della Ucraina da parte della Russia. Il nodo in questo caso riguarda le forniture di cablaggi, essenziali per le vetture, elettriche e non. 

A questo proposito la Casa boema ha parzialmente trasferito la produzione di cablaggi dall’Ucraina alla Repubblica Ceca, in coordinamento con i fornitori,  proprio a Mlada Boleslav. Spostando inoltre anche un’altra percentuale all’attività in Marocco.

Un piano variegato

Lo scopo è quello di evitare rallentamenti o blocchi della produzione, che ci sono già stati, come per Enyaq iV. “Con un grande sforzo siamo riusciti a riprendere la produzione in Ucraina per un breve periodo e anche ad aumentare notevolmente le capacità di produzione”. Ha detto. Karsten Schnake, membro del consiglio per gli acquisti in Skoda.

Skoda in collaborazione con l’azienda Pekm Kabeltechnik ha trasferito le attrezzature di produzione in capannoni. L’attività è coordinata da 35 donne provenienti dallo stabilimento ucraino di Leopoli, che formando anche nuovi dipendenti. Saranno montati i cablaggi di Fabia Combi,  Octavia, Karoq, Kodiaq e Superb. Continua l’attività anche nelle fabbriche ucraine di Zhytomyr e Khmelnyskyj, con prospettive di implementare questo tipo di attività in Romania.

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