Sicurezza stradale: si forma il Comitato per l’avvio del PNSS 2030

Sicurezza stradale: si forma il Comitato per l’avvio del PNSS 2030

L’obiettivo dell’ente è di abbassare del 50% il numero di incidenti con conseguenze mortali e gravi. È presieduto dal Ministro Giovannini

di Redazione

06.09.2022 ( Aggiornata il 06.09.2022 12:39 )

Le collisioni su strada di veicoli sono – purtroppo – all’ordine del giorno e spesso gli impatti portano conseguenze importanti e a volte irreversibili. Per questo motivo, ad aprile del 2022, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili ha approvato il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (PNSS) 2030. Il programma è atto proprio a contrastare e quindi diminuire del 50% entro il 2030 le vittime e i feriti gravi dei sinistri che avvengono su strada, con l’obiettivo di azzerarli completamente entro il 2050. Un progetto importante che garantirebbe una vera svolta.

Dopo essere stato confermato, il PNSS è arrivato alla sua seconda fase, ossia quella di formare un Comitato per l’indirizzo e il coordinamento delle attività, in vista dell’attivazione nel 2030. Ma quali saranno i loro compiti?


Costituzione e compiti del Comitato

Il MIT ha riportato in dettaglio quali saranno sia le nomine che le funzioni del Comitato che si sta andando a costituire: “l’obiettivo del Comitato è di coadiuvare il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili affrontando in modo coordinato tutte le tematiche della sicurezza stradale attraverso il coinvolgimento dei vari livelli di Governo”.

Verranno valutati tutti gli interventi e sarà fatta una verifica riguardo le misure messe in campo grazie ad una raccolta dei dati di incidentalità e la diffusione delle informazioni su traffico e mobilità. Altro compito sarà quello di dedicarsi a far funzionare al meglio gli interventi di emergenza e soccorso, con un aggiornamento di quelli che intervengono.

Il Comitato è guidato dal Ministro Giovannini, con di seguito i rappresentanti dei ministeri di Economia e Finanze, Salute, Interno, Istruzione, Università e Ricerca, Sviluppo Economico, delle Regioni, delle Province Autonome di Trento e Bolzano e degli Enti Locali. Essi però possono anche chiedere di avere un contributo da parte di altre istituzioni ed esperti nel settore.

A far da supporto e a dare una mano ci sarà anche l’Osservatorio nazionale per la sicurezza stradale, formato proprio dal Ministro Giovannini, che avrà anche il compito di dare informazioni e dati (aggiornati) per poter esaminare il progresso del PNSS verso gli obiettivi prefissati. Per far nascere il PNSS sono serviti 1,4 miliardi di euro divisi fra fondi nazionali e cofinanziamento degli enti locali.

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