L’uomo è accusato di appropriazione indebita di milioni di dollari della società e adesso arriva una prima sentenza Tribunale delle Isole Vergini Britanniche
30 set 2024
La battaglia tra Nissan e l’ex presidente Carlos Ghosn è solo all’inizio (sebbene sia iniziata da tempo). Il lungo scontro legale ha come protagonista lo yacht di lusso da 121 piedi, acquistato da Ghosn con fondi che, secondo Nissan, sono stati illecitamente deviati dai bilanci aziendali. L’uomo, dunque, è accusato di appropriazione indebita di milioni di dollari della società.
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Abbiamo però un aggiornamento. Nissan ha infatti vinto il primo round con il Tribunale delle Isole Vergini Britanniche che ha ordinato a Ghosn di restituire all’azienda la suddetta imbarcazione, chiamata “Shachou” (dal giapponese “il capo”). Nel frattempo, lui, la moglie e una loro società creata come veicolo per l'acquisto dello yacht sono stati condannati a pagare 32 milioni di dollari di danni (cioè 28,7 milioni di euro).
Lo yatch è una Custom Line Navetta 37 costruito dal cantiere italiano Ferretti e comprende la bellezza di sette bagni, cinque cabine principali e quattro cabine per l’equipaggio. “Shachou” è diventato famoso perché considerato il simbolo dei (presunti) eccessi dell’ex presidente che, ricordiamolo, è stato arrestato nel 2018 e poi fuggito, l’anno seguente, dal Giappone per stabilirsi in Libano. Ghosn ha negato ogni accusa e ha dichiarato di voler fare appello contro la sentenza, ma nel frattempo il giudice ha parlato.
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