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A Bruxelles si starebbe lavorando per concedere la flessibilità necessaria ai costruttori di auto verso il 2035: auto ibride plug-in, elettriche con range extender ed e-fuels nella revisione del Fit for 55
F.P.
6 feb 2025
Alla vigilia del primo incontro tra politica europea e rappresentanti dell'industria dell'auto, il documento Competitive Compass diffuso dalla Commissione ha sottolineato la necessità di un approccio flessibile alla transizione green.
Il Piano d'azione che verrà definito e presentato il 5 marzo dovrà dare soluzioni pratiche a più temi: anzitutto, le multe ai costruttori che non rientreranno negli obiettivi di emissioni medie di CO2 nel 2025. Quanta flessibilità ci sarà in merito? Verranno neutralizzate le sanzioni economiche, il cui potenziale impatto finanziario sull'industria è stato quantificato da Acea, l'associazione dei costruttori europei, in 16 miliardi di euro?
Poi c'è il tema della programmazione sul lungo termine, che interessa il piano Fit for 55 e la conferma o meno della messa al bando delle auto nuove che non siano a emissioni zero, a partire dal 20235.
Un'anticipazione del quotidiano tedesco Der Spiegel ha rivelato le discussioni in atto tra politica europea e lobbisti dell'industria automobilistica. E' concreta la possibilità che dopo il 2035 venga consentita la vendita di auto ibride plug-in e di elettriche dotate di un range extender.
A supporto di tale scenario, che vorrebbe dire una revisione dell'obiettivo di emissioni zero allo scarico, sancito dalla prima Commissione von der Leyen, vi è un passaggio del documento Competitive Compass (la Bussola sulla competitività futura dell'Europa), nel quale si indica la necessità di un approccio flessibile.
Il punto che si rivolge alle multe per lo sforamento del valore medio di 93,6 g/km di CO2 recita: "Gli standard sulla CO2 forniscono la certezza sul lungo termine per incanalare gli investimenti necessari. Quale parte del dialogo, individueremo soluzioni immediate per salvaguardare la capacità dell'industria di investire, guardando a possibili soluzioni flessibili per garantire che la nostra industria rimanga competitiva, senza abbassare le ambizioni complessive dei target 2025".
Subito dopo, lo guardo all'obiettivo 2035: "In aggiunta, il raggiungimento dell'obiettivo di neutralità climatica nel 2035 per le auto richiederà un approccio tecnologicamente neutrale, nel quale gli e-fuels avranno un ruolo da giocare attraverso un mirato emendamento delle norme, quale parte della revisione prevista".
Una revisione inizialmente fissata al 2026 e che dovrà tenere conto delle istanze dei costruttori. L'impegno sull'abbattimento delle emissioni e l'elettrificazione è stato ribadito recentemente da Acea, a patto che gli obiettivi fissati dal legislatore tengano conto della domanda del mercato sulle auto elettriche e delle condizioni infrastrutturali. Tema dell'infrastruttura di ricarica che è una premessa indispensabile per l'elettrificazione ma sfugge all'impegno diretto delle case auto.
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