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La storia degli off-road della Benemerita: dalle mitiche Fiat e Alfa Romeo all' inarrestabile Panda 4x4 fino alla nuova Jeep elettrica

Carabinieri, 80 anni di fuoristrada dell'Arma: dall'Alfa "Matta" alla Jeep Avenger

<p>​Quasi ottant&#39;anni con l&#39;Arma testimoniano la <strong>lunga consuetudine dei Carabinieri con i veicoli&nbsp;off-road</strong>.</p>

<p>Gi&agrave; nel cruciale 1945, dopo il Secondo Conflitto Mondiale, il parco automezzi dell&#39;Arma contava poche unit&agrave;. Tuttavia, i nuovi e gravosi incarichi intrapresi dall&#39;Istituzione con la ripresa nazionale generarono un notevole incremento nel settore della motorizzazione.<strong> Ispirandosi alla celebre Jeep Wyllis MB&nbsp;della Seconda Guerra Mondiale, Fiat progett&ograve; un mezzo analogo per capacit&agrave; e robustezza</strong>.</p>

<p>L&#39;Arma aveva apprezzato la notevole versatilit&agrave; della Jeep grazie a <strong>un numero imprecisato di esemplari ereditati dall&#39;amministrazione americana tramite l&#39;Esercito italiano</strong>.</p>

<p>Oggi s&#39;&egrave; tornati alla Jeep con la nuova <a href="https://www.auto.it/marche/jeep-jee/modelli/avenger-3011">Avenger elettrica</a>, seppur a due ruote motrici, ecco una carrellata dei 7 fuoristrada che hanno caratterizzato la storia dei fuoristrada dell&#39;Arma.</p>

<p><a href="https://www.auto.it/news/anteprime/primo-test/2025/04/14-8082470/suzuki_e_vitara_il_test_della_prima_elettrica_di_hamamatsu">Potrebbe interessarti: Suzuki e Vitara, il test della prima elettrica di Hamamatsu</a></p>

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<h2>Alfa Romeo AR 51 Matta: un legame lndissolubile</h2>

<p>L&#39;introduzione della&nbsp;Matta&nbsp;nel 1951 sanc&igrave; un legame duraturo tra l&#39;Arma dei Carabinieri e i veicoli fuoristrada. <strong>Nel 1951, Alfa Romeo partecip&ograve; al bando del Ministero della Difesa per un fuoristrada leggero in sostituzione delle vecchie Jeep Willys</strong> e Ford recuperate dai campi ARAR. Contestualmente, Fiat lavorava da alcuni mesi a un progetto simile.</p>

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<p>Da ci&ograve;<strong> nacque il progetto Alfa Romeo 1900 M, dove 1900 indicava l&#39;auto di derivazione del motore e M l&#39;uso Militare</strong>. A tale sigla si aggiunse AR/51, comune a Fiat, acronimo di Autovettura da Ricognizione per il 1951. Orazio Satta Puliga incaric&ograve; Giuseppe Busso di concepire un veicolo superiore al progetto FIAT e rispondente alle esigenze ministeriali. Molto avanzata, dopo una fase di sviluppo iniziale un po&#39; travagliata, <strong>fu alla lunga considerata troppo cara rispetto alla concorrente torinese, meno prestazionale, ma pi&ugrave; pratica</strong>.</p>

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<h2>Fiat A.R. 51 e A.R. 59 Campagnola: schema Jeep e record mondiali</h2>

<p><strong>La&nbsp;Matta&nbsp;fu gradualmente sostituita principalmente a causa dei maggiori costi di acquisto</strong> (1.935.000 lire contro 1.600.000 lire della Fiat) e di gestione, inferiori per la Fiat. Malgrado ci&ograve;, la &quot;Matta&quot; possedeva caratteristiche tecniche di alto livello, con qualit&agrave; stradali e fuoristradistiche superiori alla rivale Fiat, alle Land Rover e alle Willys MB.</p>

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<p>Nel 1951, alla Fiera del Levante di Bari, fece il suo debutto la &quot;Campagnola&quot;, costruita secondo lo schema &quot;Jeep&quot;: <strong>torpedo, motore anteriore, quattro ruote motrici inseribili e riduttore</strong>. Una &quot;Campagnola&quot; comp&igrave; la traversata verticale dell&#39;Africa nel 1951-52, stabilendo un&nbsp;record mondiale.</p>

<p><strong>Dalla &quot;Campagnola&quot; deriv&ograve; la versione Militare &quot;A.R. 51&quot;. Nel 1955 nacque la &quot;Campagnola&quot; A</strong>, con motore pi&ugrave; potente, <strong>e la versione militare &quot;A.R. 55&quot;</strong>. Nel 1959 fu introdotta la &quot;A. R. 59&quot;, con lievi modifiche a prestazioni e impianto elettrico, immergibile e provvisto di filtri antidisturbo.</p>

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<h2>Fiat A.R.76 Nuova Campagnola innovazione e comfort</h2>

<p>Ufficialmente presentata al salone di Belgrado nel maggio 1974, <strong>la Nuova&nbsp;Campagnola&nbsp;era frutto di un lavoro progettuale Fiat iniziato alcuni anni prima.</strong></p>

<p>Il nuovo veicolo doveva coniugare le irrinunciabili doti&nbsp;off-road&nbsp;con caratteristiche di guidabilit&agrave; e comfort tipiche di un&#39;automobile moderna. Per raggiungere tale scopo,<strong> fu sviluppato un progetto&nbsp;innovativo&nbsp;per l&#39;epoca</strong>, adottando sospensioni indipendenti e scocca a telaio portante.</p>

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<p>I tecnici Fiat sperimentarono varie soluzioni per le sospensioni, optando infine per uno schema MacPherson con barre di torsione longitudinali.<strong> Motore e cambio derivavano dalla produzione Fiat standard, con specifici adattamenti</strong>. Il propulsore era un quattro cilindri in linea derivato dal 1800 cc della Fiat 132.</p>

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<h2>D Hard Top: officina mobile per emergenze</h2>

<p><strong>Il pick up D Hard Top dei Carabinieri &egrave; un mezzo allestito per interventi di pronto soccorso sul campo.</strong> Presenta una copertura rigida e vani accessibili tramite cassetti traslabili. Tale allestimento, pur potendo essere applicato a diversi pick up, nacque specificamente per la divisione artificieri dei Carabinieri.</p>

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<p>&Egrave; equipaggiato con tutti i materiali necessari per operare in situazioni di emergenza. Pu&ograve; essere fornito con un pacchetto di manutenzione per il veicolo e l&#39;allestimento. &Egrave; un pick up a doppia cabina, configurato come <strong>officina tecnica mobile</strong>. <strong>Pu&ograve; essere basato su vari modelli, come l&#39;Isuzu Dmax.</strong></p>

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<h2>Bertone Freeclimber, fuoristrada con cuore BMW</h2>

<p>La Bertone Freeclimber, prodotta&nbsp; tra il 1989 e il 1992, <strong>era una versione leggermente rivisitata della Daihatsu Rocky F75 con motori BMW</strong>. Fu impiegata in Italia anche dall&#39;Arma dei Carabinieri.</p>

<p>La carrozzeria era quasi identica a quella del fuoristrada giapponese, distinguendosi per la <strong>mascherina con quattro fari tondi e i cerchi in lega leggera</strong>.</p>

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<p>L&#39;abitacolo era molto simile a quello del Rocky, con minime differenze e loghi Bertone<strong>. Era disponibile con carrozzeria metal top o cabriolet con hard-top.</strong> Le sospensioni erano a ponte rigido sia all&#39;anteriore che al posteriore. <strong>La trazione era posteriore con l&#39;anteriore inseribile e riduttore.</strong></p>

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<h2>Land Rover Defender, forza e versatilit&agrave; per l&#39;Arma</h2>

<p>Nel 1994, dopo oltre sette anni dalla cessazione della produzione delle grandi fuoristrada italiane, l&#39;Arma dei Carabinieri rinnov&ograve; il suo parco di mezzi 4x4.<strong> La scelta ricadde sulla Land Rover Defender,&nbsp;storico veicolo della Casa britannica derivato dalla storica</strong>. L&#39;operazione fu significativa per l&#39;Arma, tanto che la casa produttrice la utilizz&ograve; a scopo pubblicitario per oltre un anno.</p>

<p>I Defender furono assegnati <strong>sia ai Comandi di Stazione pi&ugrave; isolati che ai Battaglioni e a numerosi Comandi Intermedi</strong>, sostituendo le ultime Fiat Campagnole in servizio.</p>

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<p>Il veicolo era dotato di un <strong>motore turbodiesel di 2498 cc a cinque cilindri in linea, erogante 90 kW</strong>. La trasmissione era integrale inseribile manualmente, con cambio a cinque rapporti e riduttore. L&#39;Arma dei Carabinieri acquist&ograve; <strong>oltre 3.000 esemplari di Land Rover Defender 90 e 32 del modello 110 </strong>per operazioni internazionali.</p>

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<h2>Fiat Panda 4x4 e Jeep Avenger: Dal Passato al Futuro Elettrico</h2>

<p>Un successo fin dal debutto del&nbsp;modello&nbsp;di Giugiaro nel 1983, <strong>la Panda 4x4 si dimostr&ograve; un&#39;ottima antagonista delle AR59 e 76, adatta a un uso misto</strong>.</p>

<div><span class="kcode ktype-Media" data-k-id="8084020" data-k-inline_properties="[]" data-k-kid="sn:auto:8084020" data-k-thumb="https://cdn.auto.it/images/2025/04/15/043952973-387d6e79-208c-4e2b-a1cd-01f4e8c8cd2e.jpeg" data-k-type="Media"></span></div>

<p>Nei piccoli comuni montani, i Carabinieri trovarono nella Panda 4x4 un&#39;auto di servizio&nbsp;inarrestabile. <strong>Un successo di generazione in generazione per quaranta anni e oltre</strong>.</p>

<p>Ora, anche se molti modelli resteranno a lungo operativi,<strong> il testimone passa alla Avenger&nbsp;elettrica</strong>.</p>

<p><a href="https://www.auto.it/news/anteprime/primo-test/2025/04/10-8041267/jeep_avenger_4xe_in_fuoristrada_senza_paura">Jeep Avenger 4Xe, in fuoristrada senza paura</a></p>

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<span style="font-size:12pt"><span style="vertical-align:baseline"><span style="font-family:Calibri,sans-serif"><span style="color:black">La storia degli off-road della Benemerita: dalle mitiche Fiat e Alfa Romeo all&#39;<b>inarrestabile</b>&nbsp;Panda 4x4 fino alla&nbsp;<b>nuova</b>&nbsp;Jeep&nbsp;<b>elettrica</b></span></span></span></span>