Non solo consumi, Mazda Skyactiv-X e il piacere di guida

Non solo consumi, Mazda Skyactiv-X e il piacere di guida

Abbiamo provato il sofisticato motore del marchio giapponese a bordo di una CX-30 e di una Mazda3, per verificarne le qualità in termini di performance percepite e sensazioni di guida

di Diego D'Andrea

24.12.2019 ( Aggiornata il 24.12.2019 12:00 )

Al momento di scegliere un’auto, una delle voci più attenzionate oggi è sicuramente quella relativa ai consumi. Ma guidare è anche un piacere, che va oltre la semplice possibilità di scalare decimi dal proprio record sulla “media carburante” in città. Un piacere fatto di feeling col mezzo, sensazioni al volante e, soprattutto, di prestazioni. Proprio queste ultime, però, in genere mal si conciliano col desiderio di ridurre i costi al distributore di benzina. 

LA QUADRATURA DEL CERCHIO - Tra i produttori, c’è chi cerca di mettere tutti d’accordo. Ci prova ad esempio Mazda col suo 2.0 litri benzina da 180 cv “Skyactiv-X”, motore sofisticatissimo, con una tecnologia “crossover” tra un diesel e un benzina, disponibile per CX-30 e Mazda3 in combine con un moderno sistema M Hybrid. Una configurazione che potete studiare nel dettaglio all’interno della prima e della seconda parte del nostro approfondimento tecnico dedicato (o mettendo in play il video in basso). QUI, invece, vi raccontiamo i risultati ottenuti sul fronte dei consumi durante una prova “real life”.

Video: Mazda Skyactiv-X, il meglio dei due mondi

Video: Mazda Skyactiv-X, il meglio dei due mondi

I benefici di un motore benzina e quelli di un diesel, in un’unica soluzione. Questo promette l’innovativo propulsore Mazda Skyactiv-X, che persegue una delle missioni più importanti per il marchio nipponico: lo sviluppo tecnico del motore a scoppio ideale. Un propulsore capace di proteggere il benessere del pianeta, ma anche di garantire alle persone la pura "gioia di guidare". Disponibile per Mazda3 e CX-30, lo Skyactiv-X è un 2.0 litri a benzina da 180 CV, che si basa sull’esclusivo sistema di accensione per compressione controllata da candela SCCI (Spark-Controlled Compression Ignition). Il suo scopo, è quello di apportare plus tangibili alla mobilità di tutti i giorni, garantendo prestazioni brillanti, fluidità di guida, ma anche elevata efficienza in fatto di consumi ed emissioni sotto controllo. In questo video, vi spieghiamo come funziona e quali vantaggi pratici apporta. Per chi volesse approfondire, tutte le spiegazioni tecniche nel dettaglio sono disponibili nella prima e nella seconda parte del focus dedicato, all’interno della categoria “Challenge Time”

Guarda il video

POSTO, quindi, che lo Skyactiv-X sia relativamente poco assetato e parco nei consumi, quale sarà la sua resa in termini di performance e piacere di guida? Non parliamo ovviamente di numeri, ma di sensazioni al volante percepite, e di reattività al comando del gas in differenti condizioni d’uso. Abbiamo cercato di scoprirlo a bordo di una Mazda3 e di una CX-30, entrambe testate con cambio manuale e automatico, durante una prova tra percorsi cittadini, tangenziali e tormentate strade di montagna. 

UNIVERSI PARALLELI - Linee sinuose, bassa da terra, abitacolo avvolgente, elevata sensazione di controllo, tutto sulla Mazda3 è un richiamo a macinare strada con piglio frizzante. Sensazioni, che necessitano di essere supportate da una motorizzazione in grado di offrire il giusto livello di spinta e di emozionalità. Grazie alle specifiche dello Skyactiv-X, che dai motori diesel mutua la tipica reattività ai bassi regimi, la risposta al gas nelle partenze da fermo o alle basse andature è sempre vivace. Non una spinta incontenibile, ma un’erogazione piacevolmente muscolare che diventa vigorosa e coinvolgente oltre quota 4.500/5.000 giri/min. Nonostante l’ottimo funzionamento del cambio automatico - molto fluido e preciso, comodissimo in città - sulla Mazda3 il manuale a 6 rapporti sa regalare ancora qualcosa in più in termini di piacere puro e feeling di guida, soprattutto se si ci si ritrova a guidare aggressivi su una tortuosa stradina di montagna. Scenario in cui non delude neanche il cambio automatico in modalità “Sport”, meglio se sfruttando le palette al volante per cambiate rapidissime.


Discorso che, in un certo senso, si inverte sulla CX-30, dove invece è proprio l’automatico a risultare perfettamente in linea con l’accoppiata mezzo/motore. Sul crossover, infatti, com’è ovvio che sia, aumentano peso, altezza da terra, cambia il coefficiente aerodinamico. Qui la soluzione automatica, capace di tenere il propulsore sempre all’interno di un range di erogazione ideale - andando a “leggere” le condizioni di guida e le intenzioni del pilota - sopperisce al maggiore sforzo a cui è chiamato il motore, offrendo una percezione dinamica di elevata fluidità e la giusta brillantezza e reattività. Automatico o manuale, in ogni caso, CX-30 e Skyactiv-X formano un’accoppiata molto equilibrata per il tipo di mezzo, che non teme le salite tra i tornanti di montagna neanche procedendo spediti e a pieno carico. In città, invece, è tanta l’elasticità, con ripartenze sempre decise. In altre parole, il motore non si “siede” quando si affonda decisi il pedale del gas. 

IN CONCLUSIONE, se si cercano prestazioni assolute e accelerazioni brucianti senza compromessi, sono altre, probabilmente, le soluzioni a cui rivolgersi, ma chi ha nel mirino elevato piacere di guida e performance sempre muscolari e gratificanti, all’interno di un pacchetto equilibrato, tecnologico, parco nei consumi e rispettoso dell’ambiente, guidando una Mazda motorizzata Skyactiv-X non rimarrà deluso.

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