Mazda e le sue coupé: una storia lunga 60 anni

Mazda e le sue coupé: una storia lunga 60 anni

La Casa giapponese ha da sempre legato il suo nome alla produzione di vetture sportive, tecnologiche ed eleganti, dallo stile unico

di Diego D'Andrea

09.06.2020 ( Aggiornata il 09.06.2020 12:05 )

Design accattivante, due porte, un deciso accento prestazionale, peso ridotto. Questa la formula magica dei modelli che più di tutti fanno battere forte il cuore. E la prima auto prodotta da Mazda, fu proprio una coupé. La piccola  R360, anno 1960, una due porte lunga 2,96 m, pratica e accessibile, ma anche elegante e divertente da guidare, grazie alla sorprendente leggerezza. Nel 1962 si unì la Mazda Carol P360 coupé, con passo più lungo e motore a quattro cilindri; ma è nel 1964, che a Hiroshima iniziano a fare sul serio, svelando - in occasione del Tokyo Motor Show - la Mazda Cosmo Sport/110S che sarebbe arrivata sul mercato nel 1967: il primo modello al mondo con motore a doppio rotore.

Mazda, tutte le coupé in 60 anni di storia FOTO

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La storia delle sportive della casa di Hiroshima, raccontata attraverso una emozionante sequenza di immagini, che ripercorrono 60 anni di emozioni e prestazioni

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L’INIZIO DI UN’EPOCA

La Mazda Cosmo Sport/110S fu l’antesignana di una lunga serie di coupé sportive, dalla forte personalità tecnologica e prestazionale, caratterizzate dalla scelta anticonvenzionale del motore rotativo. Propulsore che a partire dal 1968 esplose nelle vendite internazionali con le gamme Familia/R100 e Capella/616/RX-2 - progenitrici rispettivamente di Mazda3 e Mazda6 - insieme a Grand Familia/818/RX-3.

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SI ACCENDONO I RIFLETTORI

Ancora più sorprendente fu la coupé Mazda Luce R130. Introdotta nel 1969, fu soprannominata “Lord of the Road” - Il Signore della Strada - per l’innata classe ed esclusività. Un modello estremamente raro: ne furono prodotti circa 1000 esemplari in due anni, dal 1969 al 1971. A disegnarla, in Bertone, fu Giorgetto Giugiaro (a cui si doveva anche la prima Familia) ed era l’unica Mazda con motore rotativo a trazione anteriore.

Mazda Luce Rotary Coupé LE FOTO

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Conosciuta anche come R130 vantava un sofisticato propulsore a doppio rotore. Ancora oggi è considerata simbolo di lusso, tecnologia ed esclusività

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Inserita sopra la RX-2 e la RX-3, la Luce R130 lasciò il posto, nel 1972, alla Mazda RX-4. Proposta come modello lussuoso e sportivo, la versione coupé hardtop era disponibile con un rotativo “AP” (anti-pollution, cioè anti inquinamento), che migliorava le emissioni e i consumi di carburante. Il suo motore equipaggiò anche RX-3 e Mazda Cosmo/RX-5, lanciate nel 1975 come coupé e fastback. Le prestazioni delle coupé RX rotative da 110-135 CV, con pesi in ordine di marcia fra 900 e 1.100 kg, erano davvero notevoli, per l’epoca.

IL VALORE DELL’UNICITÀ

Prendi uno shaker. Infilaci dentro, piacere di guida, design mozzafiato e un affascinante motore rotativo. Agita bene, e la Mazda RX-7 è servita. Non un’auto qualunque, ma uno dei modelli leggendari nella storia del brand nipponico. Sportiva emozionale e fuori dal coro, capace di stampare un bel sorriso a 36 denti sul volto di chiunque ne abbia afferrato il volante. Arrivata sul mercato nel 1978, era caratterizzata da un esclusivo design a forma di cuneo e presentava un lunotto in vetro avvolgente. la RX-7 è stata la prima sportiva “consumer” del brand, destinata a diventare anche il modello con motore rotativo più venduto della storia. Un'auto capace di distinguersi in pista, come dimostrano le vittorie al British Saloon Car Championship nel 1980 e 1981, e la capacità, sempre nel 1981, di tagliare il traguardo nella durissima 24 Ore di Spa. Oltre 100, poi, i successi nelle gare IMSA, più di qualsiasi altro modello di qualsiasi marchio, dominando la classe GTU (meno di 2.500 cm3) anche alla 24 Ore di Daytonaper 12 anni consecutivi. L'RX-7 si è anche dimostrata all'altezza dell'Australian Endurance Championship, vincendo dal 1982 al 1984, così come della 12 Ore di Bathurst (1992-95). Una grande esperienza racing, destinata a confluire nella velenosissima Mazda 787B a quattro rotori da 710 CV, vincitrice alla famigerata24 Ore di Le Mans. Unica vettura a trionfare in questa competizione, senza un tradizionale motore a pistoni.

Mazda RX-7: la gallery

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È stata la sportiva con motore rotativo più venduta della storia. Una coupé che ha saputo lasciare il segno, su strada, e in pista

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Leggendaria sia in pista che su strada, la RX-7 si è sviluppata attraverso le sue tre generazioni in una super coupé a doppio turbocompressore all’altezza delle migliori auto che la concorrenza avesse da offrire. Con circa 811.000 esemplari prodotti, la RX-7 rimane l’auto a motore rotativo più popolare della storia.

EVOLUZIONI

Meno nota è la Eunos Cosmo, una coupé sportiva di lusso  prodotta dal 1990 al 1995 solo per il Giappone. Era l’unico modello di serie con motore a tre rotori; il suo biturbo "20B-REW" da 300 CV era anche il rotativo di produzione dalla maggiore cilindrata di sempre. La Cosmo ha introdotto molte nuove tecnologie all’avanguardia, come il primo sistema di navigazione GPS integrato e un display touchscreen. Un altro modello per il mercato interno, la Autozam AZ-1, è stata a suo modo significativa. Con un peso di soli 720 kg, l’entusiasmante “kei car” coupé a motore centrale sviluppata sotto Toshihiko Hira, il responsabile del programma MX-5, aveva porte ad ali di gabbiano e limite del fuorigiri a 9.000 g/min - in un segmento caratterizzato da utilitarie tipo “scatole su ruote”.
Ciò era tipico di Mazda, sempre alla ricerca di nuovi modi per far diventare le sue coupé qualcosa di speciale. La coupé Mazda 929 (1982-86), con i suoi finestrini apribili nel montante centrale, ne è un altro esempio. L’elegante Mazda MX-6 (1987-97), invece, aveva le quattro ruote sterzanti in opzione. E la compatta Mazda MX-3 (1992-98) era disponibile con il motore K8 da 1,8 litri, il V6 di serie più piccolo al mondo.

ANTICIPANDO IL FUTURO

Anche allora Mazda già si cimentava con progetti di crossover, largamente considerati un fenomeno del 21° secolo. La Mazda 323F (1989-98) era una cinque posti adatta alle famiglie dalla forma di coupé sportiva a cuneo con fanali a scomparsa, mentre la Mazda Xedos 6 (1992-99) stava a cavallo tra una coupé di lusso e una berlina di medie dimensioni. E la Mazda RX-8 (2003-12), una “quad coupé” a due file di sedili con porte freestyle, ha dimostrato ancora una volta la raffinatezza dell’azienda nel modernizzare il design delle coupé.

Mazda CX-5: guanto di sfida  VIDEO

Mazda CX-5: guanto di sfida VIDEO

La SUV giapponese si è rinnovata per il 2020 portando il progetto ad un nuovo stadio di maturazione. L’obiettivo, imporsi tra le protagoniste di un segmento sempre molto effervescente e combattuto. Tante le armi a sua disposizione: dal ricercato design KODO, alla qualità senza compromessi degli interni, senza tralasciare un pacchetto di tecnologie all’avanguardia, che rendono l’esperienza di guida appagante e in linea con le attese di un pubblico attento ed esigente. A spingere la CX-5 in versione 2020 troviamo due motorizzazioni benzina e un diesel, quest’ultimo proposto in due declinazioni di potenza, 150 CV e 184 CV. La gamma dei benzina comprende un 2.0L da 165 CV, che nella versione con cambio manuale è ora dotato di un sofisticato sistema di disattivazione cilindri che garantisce un abbattimento dei consumi e delle emissioni di CO2 del 9% (rispetto al modello uscente). Lo stesso sistema di disattivazione è presente anche sul motore benzina da 2.5L e 194 CV, offerto con cambio automatico e trazione integrale. Su questo modello, inoltre, la trazione integrale intelligente di Mazda, l’i-Activ AWD, prevede anche la particolare funzione Off-Road Mode, che ne aumenta l’efficacia in caso di guida su terreni con scarsa aderenza. La nuova Mazda CX-5 è già disponibile nelle concessionarie. I prezzi vanno dai 32.350 euro necessari per la versione Business 2.0 benzina 165 CV 2 ruote motrici, e cambio manuale, ai 44.760 Euro per la versione Signature 2.2 diesel 184 CV 4 ruote motrici e cambio automatico.

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IL PRESENTE “SPORTIVO” DEL BRAND

Oggi Mazda continua a forzare le convenzioni stilistiche con modelli come la Mazda MX-5 RF (“Retractable Fastback”). Come con la precedente generazione della MX-5 Roadster Coupé, l’hard-top elettrico della RF - unico nel suo genere - offre alla roadster più famosa al mondo il comfort di un abitacolo chiuso. Più avanti quest’anno, la Casa lancerà la Mazda MX-30, una coupé crossover elettrica che combina un design sportivo (comprese le porte posteriori freestyle) con la praticità dei SUV. Nella tradizione dei tanti premi vinti da Mazda, la MX-30 ha già ottenuto un premio Red Dot per il design.

Tutta la gamma Mazda: il listino completo

Video-Prova: Mazda MX-30 in versione prototipo

Video-Prova: Mazda MX-30 in versione prototipo

Le sembianze sono quelle del noto crossover CX-30 ma, dentro, la meccanica è quella elettrica della nuova Mazda MX-30, primo modello 100% a elettroni della Casa di Hiroshima prossimo a sbarcare sul mercato. In occasione del recente Mazda European Technology and Design Forum, abbiamo avuto la possibilità di effettuare una prova a bordo del prototipo equipaggiato con l’innovativo e-skyactiv, motore a elettroni capace di 143 cavalli di potenza massima e 265 Nm di coppia. In dotazione, anche sistemi come la struttura ad anello multidirezionale della scocca e l'e-GVC Plus (versione in chiave elettrica del G-Vectoring Control), che migliorano la precisione in curva, regolando all’occorrenza la frenata e l’erogazione del motore. Il risultato, come sperimentato nella prova pratica, è una piacevole sensazione di stabilità in percorrenza, con un’azione rigorosa, non solo in piano, ma anche in salita e in discesa. La nuova MX-30 arriverà nelle concessionarie a settembre 2020, ma è già ordinabile sul sito mazda.it nella sola versione speciale “MX-30 Launch Edition”, esclusivamente fino al 31 marzo, a un prezzo di listino di 34.900 euro (a cui vanno sottratti gli incentivi statali di 4.000 euro - 6.000, se si rottama un vecchio usato - ed eventuali incentivi regionali) nella colorazione metallizzata monotono Ceramic. Tale versione, studiata per la fase di prelancio, è contraddistinta da equipaggiamenti esclusivi e, inoltre, viene offerta con una wallbox da 7.4kW in omaggio. I dati omologativi e i prezzi del line up definitivo sono attesi dall’inizio della primavera 2020. Il vantaggio per il cliente della versione Launch Edition sarà indicativamente di 2.500 Euro. (Diego D'Andrea)

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