Non solo elettrico: Mazda aderisce alla “eFuel Alliance”

Non solo elettrico: Mazda aderisce alla “eFuel Alliance”

Lo scopo è promuovere l’idrogeno e i combustibili climaticamente neutri in termini di CO2 (e-fuel) come alternativa per un settore trasporti sempre più “green”

di Diego D'Andrea

16.02.2021 ( Aggiornata il 16.02.2021 12:11 )

Alternative all’alternativa. Se l’elettrico - almeno come lo conosciamo ora - si imporrà come standard definitivo del settore auto, o se sarà solo una tecnologia “ponte” verso soluzioni globalmente più efficienti, è ancora presto per dirlo (sebbene la seconda ipotesi, nel medio-lungo periodo, appaia tutt’altro che campata in aria). Così, fedele al suo approccio multi-soluzione, che prevede lo sfruttamento di più tecnologie nella lotta alle emissioni, ma soprattutto alla sua innata capacità di guardare avanti, Mazda ha deciso di aderire alla “eFuel Alliance”

ALLEATI NELLA GUERRA ALLE EMISSIONI DANNOSE

La Casa di Hiroshima è il primo produttore automobilistico ad aderire a questa realtà, aperta a tutte le aziende e organizzazioni che puntano a promuovere l’idrogeno e i combustibili climaticamente neutri in termini di CO2 (e-fuel), come alternative credibili per la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti. D’altronde, il brand giapponese può vantare vent’anni di esperienza nello sviluppo dei sistemi a idrogeno.
Sebbene, poi, l’elettrificazione rimanga un pilastro decisivo della sua strategia “green”, ed entro il 2030 tutti i veicoli Mazda saranno elettrificati, molti modelli continueranno a essere dotati di un motore a combustione interna; che va considerato, anch’esso, un caposaldo nei piani di sviluppo del marchio. Sinteticamente, quindi, uno sforzo che prevederà miglioramenti nell’efficienza dei propulsori convenzionali, l’elettrificazione della gamma, la più ampia diffusione dei combustibili rinnovabili e strumenti digitali e connessi che migliorino l’efficienza nei consumi.

Mazda: vent'anni di autoveicoli a idrogeno

Mazda: vent'anni di autoveicoli a idrogeno

Nel 1991, esordiva, al Tokyo Motor Show, la concept-Car HR-X. Nel 1992 è la volta della golf cart, quest'ultima dotata di cella a combustibile. Nel 1993 arriva la HR-X2, evoluzione della prima versione; e sempre nel 1993, viene approntato un prototipo di prova di una Mazda MX-5, anche questo con motore rotativo ad idrogeno. Dalla “teoria” ai fatti: è il 1995, quando la Mazda Capella Cargo è il primo veicolo a idrogeno ad essere provato sulle strade giapponesi. Nel 1997 debutta la Mazda Demio FC-EV, prototipo di utilitaria dotata di batteria con cella a combustibile; poi, anni dopo, è la volta della Mazda Premacy FC-EV, autovettura compatta dotata di batteria con cella al metanolo. Ma è nel 2003, probabilmente, che si accendono per davvero i riflettori sull’idrogeno targato Mazda, quando questa tecnologia, per la prima volta, viene accostata al concetto di sportività e piacere di guida: la RX-8 Hydrogen RE è il primo prototipo di RX-8 con motore rotativo alimentato a idrogeno. Nell’anno successivo, si tengono le prime prove su strada della versione a idrogeno con doppia tecnologia di alimentazione del carburante, che consente al veicolo di funzionare a benzina o a idrogeno, a scelta del guidatore. Nel 2005 è la volta della Premacy/Mazda5Hydrogen RE Ibrido, presentata al Motor Show di Tokyo: un concept ibrido di MAV, a motore anteriore e trazione anteriore, con motore rotativo a doppia alimentazione (idrogeno-benzina) affiancato da un motore elettrico, e l’idle stop. Entrambi questi modelli - la RX-8 Hydrogen RE e la Premacy Hydrogen RE Hybrid - hanno avuto piena operatività sul mercato giapponese. Già nel 2006, infatti, Mazda Motor Corporation consegnava alcune RX-8 Hydrogen RE ai suoi primi due clienti aziendali, la Idemitsu Kosan Co. Ltd. di Tokyo e la Iwatani International Corporation di Osaka. Un primato: si tratta del primo ‘leasing’ al mondo di veicoli passeggeri con motore a combustione interna che utilizzano come carburante l’idrogeno e la benzina. (Diego D'Andrea)

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“EFUEL ALLIANCE”: DIALOGO CON LA UE PER LE GIUSTE DECISIONI

Insieme alla eFuel Alliance e ai suoi membri, Mazda sostiene la creazione di un procedimento che tenga conto del contributo dei combustibili rinnovabili e a basso tasso di carbonio (Combustibili liquidi neutri in termini di CO2 prodotti sinteticamente a base di idrogeno e CO2, nonché biocarburanti che soddisfano gli standard qualitativi dei combustibili fossili e che possono essere miscelati/inseriti nei combustibili) per la riduzione delle emissioni delle autovetture e vuole contribuire al processo decisionale, ora che la UE sta rivedendo la sua legislazione sul clima.

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“EFUEL ALLIANCE” LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Commentando il fatto di essere il primo produttore ad aderire all’Alleanza, Wojciech Halarewicz, Vice President Communications & Public Affairs di Mazda Motor Europe GmbH, ha dichiarato: “Come industria dobbiamo ridurre il più possibile le emissioni e per farlo non dobbiamo trascurare nessuna delle possibili strade a nostra disposizione. Le emissioni di gas serra e il cambiamento climatico sono, per natura, una questione globale e complessa che richiede un approccio integrato. Tutti i settori e le industrie devono fare la loro parte e, soprattutto, devono avere l’opportunità di condividere ogni opzione utile per il raggiungimento degli obiettivi climatici”.
Riteniamo che, con gli investimenti necessari, l’idrogeno e gli e-fuel neutri in termini di CO2 daranno un contributo credibile e reale alla riduzione delle emissioni, non solo per le auto di nuova immatricolazione, ma anche per il circolante attuale. Ciò aprirebbe una seconda e più rapida via per raggiungere nei trasporti la neutralità rispetto al clima, di pari passo con la prosecuzione dell’elettrificazione. Poiché l’UE rivedrà entro la fine dell’anno la sua regolamentazione sugli standard di CO2 per auto e furgoni, questa è l’occasione per far sì che la nuova legislazione consenta sia ai veicoli elettrici che ai veicoli alimentati con combustibili che non aggiungono CO2, di contribuire agli sforzi dei produttori di automobili nella riduzione delle emissioni”.

Ole von Beust, amministratore delegato di eFuel Alliance ha aggiunto: “Sostenere la comprensione delle politiche di protezione climatica che assicurano una giusta comparazione tra le diverse tecnologie è l’obiettivo basilare di eFuel Alliance. I prossimi due anni saranno decisivi in quanto la Commissione Europea rivedrà le principali normative di politica sul clima. Ciò dovrebbe includere nella legislazione sulle auto un meccanismo che riconosca il contributo che i combustibili a basse emissioni di carbonio possono dare nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni. Sarà perciò fondamentale mettere assieme gruppi e organizzazioni interessati in tutti i settori coinvolti. Ecco perché noi vediamo Mazda, con la sua lunga storia nell’innovazione automobilistica, come partner forte nell’ambito della eFuel Alliance“.

Tutta la gamma Mazda: il listino completo

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