L'editoriale del Direttore: Quanto ci costa usare l'auto

L'editoriale del Direttore: Quanto ci costa usare l'auto

Dal 15 giugno è in edicola il nuovo numero di Auto, con le prove della nuova Alfa Stelvio, Lamborghini Huracàn Performante, McLaren 720S e delle più interessanto novità del mercato. Nell'editoriale un focus sulle spese che ogni automobilista deve sostenere per mantenere la propria auto

di Alberto Sabbatini

14.06.2017 14:38

Quanto ci costa all’anno possedere e usare un’automobile? È una cifra che probabilmente non riusciamo a definire con esattezza perché nessuno di noi si è messo d’impegno a farsi i conti in tasca sommando i costi che si nascondono dietro il possesso di un’auto. Le rate del finanziamento, la spesa per bollo e assicurazione, il carburante che mettiamo nel serbatoio ogni settimana, ma anche i parcheggi, le riparazioni e la manutenzione. Una risposta precisa e articolata ce la dà l’Automobile Club d’Italia, che ha un ufficio statistico che ha analizzato tutti questi dati.

LA CIFRA vi può sorprendere: l’automobile costa mediamente a ciascuno di noi 3800 euro l’anno (144 miliardi in totale visto che circolano 37,9 milioni di auto). Vuol dire che ogni automobilista italiano spende in un anno l’equivalente di un paio di stipendi medi per mantenere/usare la propria auto. Di questi 3800 euro, la fetta più grande viene dalle rate del finanziamento: circa 1250 euro a testa. Strano invece scoprire che la cifra più bassa è quella delle tasse automobilistiche: appena 136 euro all’anno. Meno di quanto ci costano ogni anno l’assicurazione (280 euro), i parcheggi (224 euro) o l’autostrada (140 euro).

QUEI 136 euro a testa che lasciamo alle casse dello Stato tramite il bollo, non sono certo le uniche tasse con cui noi automobilisti sovvenzioniamo il fisco: vanno calcolate anche le accise sui carburanti, che sono imposte sui consumi per recuperare i soldi spesi dallo Stato per le emergenze degli ultimi 80 anni. Ogni anno “bruciamo” 900 euro in carburanti, e di questi circa un terzo finisce allo Stato come accise. Quindi alla fine, tra accise, bollo e soprattutto l’Iva su tutte le spese legate all’auto, lo Stato si ingloba quasi la metà di quei 3800 euro. E nel conto non ci abbiamo messo le multe che sono una voce non prevedibile.

ECCO perché si definiscono gli automobilisti come un vero e proprio bancomat per lo Stato; una risorsa cui attingere tutte le volte che bisogna far quadrare i conti. In cambio di questo pegno, ci aspetteremmo più attenzione alle esigenze del cittadino/automobilista. E non soltanto vessazioni.

A PROPOSITO di multe e sanzioni, è in dirittura d’arrivo il provvedimento di ritiro della patente per chi sarà sorpreso a guidare col telefonino in mano (anche se fermo al semaforo!). Forse può aiutarci la tecnologia a cambiare più in fretta le nostre (cattive) abitudini. La Apple per esempio, nel nuovo sistema operativo iOS 11 per gli iPhone che sarà diffuso a settembre, ha previsto una funzione “Non disturbare” su misura per chi usa il telefonino in auto. L’iPhone riconoscerà se l’utente sta guidando e disattiverà telefonate e messaggi che possano distrarlo informando i chiamanti che l’utente sarà avvertito dei messaggi al suo arrivo. Nel nuovo numero di Auto vi proponiamo un ampio servizio su tutta la tecnologia che può aiutarci ad evitare sanzioni. Perché alla fine, per nostra sicurezza (e tranquillità), forse è meglio investire qualche euro in un assistente digitale nell’auto che ti legga a voce alta gli sms in arrivo o ti consenta di dettarli senza doverli digitare, piuttosto che in una tinta metallizzata per la carrozzeria.

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