Mission(E) raddoppiata, Porsche investe 6 miliardi nell'elettrico

Mission(E) raddoppiata, Porsche investe 6 miliardi nell'elettrico

Il processo di elettrificazione di Zuffenhausen beneficia di una enorme iniezione di liquidi

di Francesco Forni

05.02.2018 18:08

Porsche raddoppia sull'elettrificazione. Non hanno dubbi a Zuffenhausen, nel medio termine puntano tutto sul green. La Casa tedesca ha annunciato di duplicare i suoi investimenti entro il 2022 per la gamma elettrificata. Lo chiede il mercato, lo impongono il momento e anche la concorrenza più o meno diretta (Tesla). Lo sforzo è stato quantificato nella cifra di sei miliardi di euro.

Auto elettriche ed ibride plug-in. Questa è la "doppietta" di Porsche, che ovviamente sulle ibride evolute punta molto a breve termine. Anche se il fiore all''occhiello sarà ovviamente la berlina sportiva elettrica Mission E, la quattro porte che dovrebbe segnare l'inizio della nuova epoca. Sulla Mission E sono stati investiti 500 milioni di euro. A questo punto è chiaro che il progetto darà vita anche ad altre versioni o modelli derivati dalla stessa piattaforma.

Mission E sarà una portabandiera a tutti gli effetti. Sarà realizzata nel quartier generale, la fabbrica di Zuffenhausen, che sta già benficiando di lavori di ampliamento. Il suo assemblaggio darà lavoro a 1.200 nuovi operai.

Porsche ha confermato che Mission E erogherà 600 cavalli, con un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 3"5. E ha dichiarato un'autonomia di 500 chilometri. Soprattutto, grazie al sistema da 800 Volt, a detta del costruttore basteranno solo 15 minuti di ricarica per avere 400 km di autonomia.

Ma la lista della spesa non è certo finita qui. Servirà infatti un miliardo di euro per elettrificare la gamma attuale, dalla 911 e dalla Cayenne in giù quindi. Un investimento obbligato, tanto quando i 700 milioni di euro preventivati per potenziare infrastutture adeguate a queste vetture e alla smart mobility.

Un piano a largo respiro, come altro non poteva essere. Data l'importanza della posta in palio e i tanti passi in avanti che si dovranno ancora fare, ma le fondamenta sono molto importanti.

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