Volkswagen, costi delle batterie giù con celle prismatiche e produzione in-house

Volkswagen, costi delle batterie giù con celle prismatiche e produzione in-house

Nel corso del Power Day Volkswagen è stata delineata la strategia per un'autosufficienza produttiva al 2030, con batterie realizzate direttamente e celle prismatiche per abbattere i costi

15.03.2021 ( Aggiornata il 15.03.2021 18:05 )

Infrastruttura di ricarica, processi produttivi, riduzione dei costi, riciclo. Sono i macrotemi di un Volkswagen Power Day che può considerarsi, in parallelo a quanto fa Tesla con il Battery Day, l'evento dedicato alla visione a tuttotondo sull'energia per le auto elettriche.

Una visione che porterà il gruppo al 2030, quando le novità tecnologiche caratterizzeranno l'80% delle batterie utilizzate sulle elettriche del gruppo. Dalla strategia, che vedrà la realizzazione di sei Gigafactories in Europa, Volkswagen punta a un corposo abbattimento dei costi di produzione, che arrivi al 50% per le batterie destinate alle auto elettriche dei segmento d'accesso, al -30% sui segmenti di volume. Ricordiamo come Volkswagen - e, in scia, Cupra - tra 2025 e 2026 introdurranno un'elettrica di segmento B, fascia di mercato dove il fattore prezzo resta rilevante. 

Produzione propria nelle Gigafactories europee

Delle sei Gigafactories, stabilimenti di produzione delle celle installate nei moduli, a loro volta parte costitutiva di un pacco batteria, la prima a svilupparsi per una produzione da 40 gWh l'anno sarà l'impianto di Skellefitea, con Northvolt, a partire dal 2023. Nel 2025 verrà avviata la produzione dei 40 gWh a Salzgitter. Saranno stabilimenti che produrranno le nuove celle unificate, con design prismatico anziché l'attuale cella a sacchetto (caratterizzata da una personalizzazione dell'alloggiamento, il case), fornita da partner tecnologici come LG Chem e SK Innovation. Secondo rumours di stampa, non commentati da Volkswagen, anche i rapporti di collaborazione sulla produzione e fornitura di celle verranno rivisti. 

Unificare il design della cella con la scelta della soluzione prismatica - dall'involucro rigido all'interno del quale sono disposti gli strati dai quali si ottiene la reazione chimica - è una scelta fatta da Volkswagen in un'ottica di futuro passaggio alla tecnologia di batterie allo stato solido (con elettrolita solido). Si guarda a metà decennio per le prime soluzioni disponibili sul mercato.

Costi delle batterie sotto i 100 euro/kWh

Insieme alla diversa progettazione, ai processi produttivi ottimizzati e alla modifica della composizione chimica, il gruppo tedesco ambisce a realizzare economie di scala che si traducano in costi minori delle batterie: "In media, abbatteremo il costo dei sistemi di batteria ben al di sotto dei 100 euro per kilowatt/ora. Questo renderà, finalmente, la mobilità elettrica accessibile e la tecnologia motoristica dominante", ha commentato Thomas Schmal, componente del CdA per la Tecnologia. "Puntiamo a ridurre il costo e la complessità della batteria, contemporaneamente aumentando prestazione e autonomia". 

Ricarica, con Enel per ampliare la rete italiana

A Salzgitter, seconda Gigafactory delle 6 che produrranno ciascuna 40 gWh di energia, Volkswagen ha già avviato un percorso di riciclo delle batterie esauste che proseguirà e andrà verso l'obiettivo del 95% del riciclo. 

Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato

Resta, poi, una delle barriere principali alla diffusione dell'elettrico, ovvero, l'infrastruttura di ricarica. L'impegno europeo presentato da Volkswagen al Power Day vale 400 milioni di euro in investimenti e, con un focus sul mercato italiano, passerà dalla collaborazione con Enel (leggi l'installazione della prima colonnina ultrafast a Roma) per l'installazione di punti di ricarica in ambito urbano e sulle autostrade. 

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