Uber, con Arrival il modello elettrico pensato per il ride-hailing

Uber ha promesso di rendere completamente elettrica la sua flotta di veicoli entro il 2040. Progressivamente, l’azienda di ride-hailing, ovvero di un servizio di trasporto con vettura più autista, intende coprire varie zone dove offre i suoi servizi con veicoli a zero emissioni iniziando da Londra (2025) e proseguendo in tutta Europa, Canada e Stati Uniti entro il 2030, poi il resto del globo. Al momento, grazie alla collaborazione con la startup Arrival, si prevede il debutto nel 2023 del primo modello 100% EV da destinare agli autisti del Regno Unito.

Configurazione dedicata

Arrival produce oggi una serie di furgoni a batterie chiamati Van, mentre il modello che sarà utilizzato da Uber si chiamerà… Car. La cosa interessante è che la configurazione del veicolo è pensata espressamente per il mondo del ride-hailing distaccandosi dalle caratteristiche tipiche delle berline in commercio. Per ora esistono soltanto dei rendering, oltre a delle voci non confermate sullo sviluppo di un modello in stile “London Taxi”.

Vita più lunga

Arrival punta sulla longevità: le distanze percorribili con la Car dovrebbero essere quattro volte superiori alla media, all’incirca sui 50.000 km. Per raggiungere questo scopo, dovrebbero essere utilizzate le batterie del Van, scalate a 67 o 89 kWh per sostenere il propulsore da 201 Cv. Grazie a una forma più aerodinamica dell’auto rispetto al furgone e a una maggiore leggerezza, dovrebbe aumentare l’autonomia. Le previsioni dicono di un’autonomia di 320 km con una carica.

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