Mobilità green e microelettronica, fondi per 1,7 miliardi da Ue e MiSe

Mobilità green e microelettronica, fondi per 1,7 miliardi da Ue e MiSe

Gli incentivi sono divisi fra tre progetti di comune interesse comunitario, che riguardano la produzione e la sostenibilità delle batterie agli ioni di litio e il rilancio del settore dei chip

di Redazione

25.08.2021 ( Aggiornata il 25.08.2021 10:34 )

Il settore della mobilità elettrica e della microelettronica guadagna una grossa spinta dai fondi europei: dal 3 settembre, numerose imprese di casa nostra potranno partecipare a nuovi progetti ecosostenibili grazie allo sblocco delle agevolazioni Ue da parte del Ministero dello Sviluppo economico. Sono 1,7 miliardi di euro che andranno a finanziare tre tipi di Ipcei - Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo.

Migliorare le batterie

Il primo Ipcei ha un valore di 473,35 milioni di euro, destinati a sostenere “progetti e attività finanziate a introdurre tecnologie altamente innovative e sostenibili lungo l’intera catena del valore delle batterie agli ioni di litio, con l’obiettivo di migliorare le caratteristiche di durata, i tempi di caricamento, la sicurezza e la compatibilità ambientale dei nuovi prodotti in linea con i principi dell’economia circolare”. Le imprese italiane selezionate sono Solvay Italia, Endurance, Enel X, Kaitel e Faam.

Ricerca e sviluppo

Il secondo progetto vede stanziati 533,6 milioni di euro, con due organismi di ricerca e 12 imprese italiane coinvolte. I fondi sostengono “progetti e attività finalizzate a ricerca e sviluppo della produzione di materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie elettriche su larga scala per il settore industriale italiano ed europeo”. Stellantis ed Enel X sono tra le imprese beneficiarie.

Chip elettronici

Il terzo e ultimo progetto riguarda la microelettronica: la crisi del settore dei chip sta creando una serie di problemi al mondo auto. Il MiSe ha sbloccato quindi ulteriori 325,84 milioni di euro per far ripartire la filiera in aggiunta ai 410,2 milioni già programmati. Questi sono servono a “realizzare e sviluppare tecnologie e componenti microelettroniche innovative nei settori del chip efficienti sul piano energetico, sei semiconduttori di potenza, dei sensori intelligenti, dell’attrezzatura ottica avanzata e dei materiali compositi”.

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