Elon Musk ha cambiato idea sulla Gigafactory di Berlino?

Elon Musk ha cambiato idea sulla Gigafactory di Berlino?

Durante un incontro tenuto presso un club di appassionati Tesla, il magnate sudafricano ha comunicato che gli stabilimenti di Berlino e Austin stanno producendo pochissime macchine e “bruciando” una montagna di dollari

di Redazione

14.07.2022 ( Aggiornata il 14.07.2022 10:12 )

Dalle ultime dichiarazioni di Elon Musk sembra proprio che la GigaFactory 4 (Berlino) e GigaFactory 5 (Austin, in Texas), stiano facendo registrare perdite per miliardi di dollari. La causa è da ricercarsi nel basso numero di auto prodotte, numero influenzato dalla scarsità di batterie a disposizione dei due stabilimenti.

Sia la fabbrica di Berlino, sia quella di Austin sono dei giganteschi forni crematori che bruciano denaro. Forni giganteschi che emettono un altrettanto agghiacciante verso, quello dei soldi che bruciano” ha dichiarato, con il suo caratteristico aplomb, il fondatore di Tesla a un raduno di appassionati.

 

Da dove vengono i problemi

La causa va ricercata nelle poche batterie a disposizione visto che quelle più innovative, con celle 2170, e ancor più quelle 4680, sono al momento bloccate nei porti cinesi, a causa della crisi dei trasporti marittimi connessa alla pandemia.

Berlino sarebbe in una situazione leggermente migliore, ma la situazione resta critica.

Risolveremo tutto molto presto” ha ovviamente dichiarato Musk “Ma è un problema a cui dobbiamo prestare molta attenzione”.

Le difficoltà più grandi, per Tesla, sono quelle sul territorio cinese. Le misure di contrasto alla pandemia del Governo cinese hanno infatti creato una situazione critica nella produzione. “Per quel che riguarda la catena di approvvigionamento, gli ultimi due anni sono stati un vero incubo. Si è verificato un problema dopo l’altro, e ancora non ne siamo venuti fuori. Infatti, A Shangai ci sono ancora misure anti-COVID rigidissime e i dipendenti non possono tornare a casa ma devono dormire in fabbrica” ha aggiunto il magnate.

Eppure proprio poche settimane fa voci riportavano la possibilità di un’espansione della fabbrica tedesca: Tesla ha infatti presentato al comune di Grünheide, sede dell’unità produttiva tedesca, una richiesta per acquisire ulteriori cento ettari di terreno che andrebbero a unirsi agli attuali 300.

 

Le previsioni non sono rosee

La situazione potrebbe addirittura peggiorare ancora nei prossimi mesi: proprio lo stabilimento di Shanghai lavorerà infatti a ranghi ridotti - con una sospensione totale delle attività per due mesi - a causa di alcuni lavori di manutenzione e potenziamento. Lo stop alla produzione si ripercuoterà infatti a catena sullo stabilimento di Austin e sulla Gigaberlin.

Purtroppo Elon Musk, che pur essendo molto eccentrico è un profondo conoscitore degli equilibri globali, ha dichiarato di avere sensazioni pessime riguardo l’economia mondiale: così negative da mettere in pausa le assunzioni di Tesla in tutto il mondo.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese