Auto del futuro, la tecnologia - 1

Auto del futuro, la tecnologia - 1

Vi sveliamo le dieci tecnologie che cambieranno il modo di viverle e, soprattutto, di guidarle

di Lorenzo Facchinetti

17.03.2015 06:58

Avete mai sentito nominare il CES di Las Vegas? È la più importante fiera al mondo dell’elettronica di consumo e dagli anni Settanta è il palcoscenico di lancio di tutte le più significative innovazioni tecnologiche di cui oggi beneficiamo, dal videoregistratore al compact disc fino alle televisioni ad alta definizione. Ma a differenza di qualche anno fa, dove erano presenti soltanto le aziende strettamente interessate all’argomento, questa manifestazione sta divendo sempre più simile a un classico Salone dell’auto come Ginevra o Francoforte, con stand della case auto sempre più opulenti e keynote in diretta globale dei più importanti CEO a motore. I costruttori di automobili stanno letteralmente prendendo d’assalto Las Vegas e questo ci fornisce un’indizio sulla piega che stanno prendendo le macchine: non vorremo osare e dire che stanno diventando elettrodomestici alla stregua di un frigorifero, ma senza dubbio le vetture di domani avranno sempre più aspetti in comune con altri oggetti che usiamo quotidianamente, dallo smartphone al computer. Ma non solo: tutte le nuove caratteristiche tecnologiche che vi presenteremo, agli occhi degli attuali — e soprattutto dei futuri — consumatori hanno senza dubbio più appeal rispetto a un’innovazione meccanica, ed ecco spiegato l’enorme interesse delle Case in questo settore e il perché tutti stanno imboccando questa strada. A farla da padrona sono per lo più i marchi tedeschi premium, con una presenza più defilata degli americani. Ma il denominatore comune è circa lo stesso e le svariate innovazioni presentate forniscono un quadro molto preciso di quello che vedremo a bordo delle auto nel futuro immediato, in certi casi già a partire da quest’anno. Come al solito si parla di guida autonoma, l’ormai noto obiettivo che tutti stanno ponendosi e dove ad ogni evento viene alzata l’asticella: Audi, ad esempio, ha fatto viaggiare dalla Silicon Valley a Las Vegas una A7 Sportback, quasi novecento chilometri di strade aperte al traffico senza nessuno che toccasse il volante. La capacità dell’auto di viaggiare da sola apre poi nuovi scenari per i parcheggi, cruccio degli automobilisti che popolano le grandi metropoli: basterà un tap su uno smartphone o su uno smartwatch per spedire l’auto per i fatti suoi a cercarsi un posto e farsi venire a riprendere. Poi ci sono il controllo delle funzioni della vettura con le “gesture”, cioé semplicemente con i gesti delle mani, chiavi d’accensione digitali e ricarica wireless per le elettriche, sia da ferme ma anche in movimento. Ma al di là di questi aspetti “materiali”, l’auto del futuro nascerà e si plasmerà anche grazie a noi stessi. Siamo infatti nell’epoca dei “big data”, siamo tutti “profilati” attraverso le nostre abitudini hi-tech e quindi le Case sanno come e dove guidiamo, cosa facciamo in abitacolo e potranno migliorare le auto di conseguenza. Anche l’ambiente in cui guidiamo è determinante per le soluzioni di mobilità del futuro. Ford, ad esempio, proprio al CES ha annunciato l’avvio del programma Smart Mobility che prevede la realizzazione di 25 progetti a livello globale, in Europa, America, Africa e Asia, che studieranno le necessità future in materia di car sharing, problema dei parcheggi, utilizzo effettivo dell’auto sul quale calcolare poi l’assicurazione. Dai risultati che emergeranno da queste sperimentazioni nel mondo, Ford saprà dove e quanto investire per migliorare la mobilità. Auto del futuro,la tecnologia  copia  

1- Auto del futuro, la tecnologia - Autonoma e connessa

Nel 2030 l’auto sarà una sorta di privé nel quale i passeggeri, guidatore compreso, potranno conversare o lavorare fra loro in movimento ed essere connessi con il mondo esterno attraverso enormi display a Led e proiettori laser che circondano l’abitacolo. Questa, almeno, la visione di Mercedes svelata attraverso il futuristico concept F 015 Luxury, il cui abitacolo modulare assume le sembianze di una salotto hi-tech in grado di muoversi anche senza l’ausilio del guidatore. Una visione estrema della guida senza conducente, certo, ma ormai la strada intrapresa dalle Case è questa: la guida autonoma come sostituta del pilota nei casi di traffico congestionato, almeno in una prima fase, per dar modo a chi guida di rendere più proficuo il proprio tempo. Mercedes lo offre già su alcuni modelli, Audi lo sta introducendo con la nuova Q7. Ma un aspetto non meno importante è l’auto sempre più connessa alla rete per offrire una moltitudine di servizi utili. Con l’utilizzo di moduli LTE (la più veloce tecnologia di connessione mobile, il 4G degli smartphone), la vettura potrà aggiornare le mappe di navigazione on line, ottenere informazioni su traffico, meteo, orari di treni, metro o aerei in tempo reale, usufruire di musica in streaming on line, conoscere i prezzi del carburante più convenienti lungo la propria strada. E soprattutto, preparare il campo a un futuro dialogo con le infrastrutture (semafori, altre vetture, parcheggi multipiano) per la cosiddetta tecnologia Car To X, ossia la connessione totale fra automobili e servizi per una maggior sicurezza e un maggior agio. Auto del futuro,la tecnologia  copia

2- Auto del futuro, la tecnologia - Parcheggio in remoto

I sistemi di parcheggio automatico non sono una novità. Ci sono quelli che funzionano bene, altri meno bene, ma il comune denominatore è comunque la presenza del guidatore in auto. Il prossimo step sarà quindi il parcheggio in remoto, cioé la comodità di poter abbandonare la propria vettura davanti all’ingresso di un parcheggio multipiano e al resto ci pensa lei. La tecnologia applicata prevede dei sensori laser che scansionano l’ambiente circostante, dopodiché i dati rilevati vengono incrociati con quelli di una accurata mappa digitale del parcheggio multipiano stesso, in modo da poter operare anche senza un segnale GPS che potrebbe essere debole sottoterra e soprattutto non così preciso. La vettura dovrà infatti operare in autonomia in spazi quantificabili in centimetri se non millimetri, in un ambiente dove ci possono essere ostacoli non pianificati, vetture parcheggiate fuori dalle strisce o qualsiasi altro imprevisto. L’auto dev’essere quindi in grado di trovare posto in maniera intelligente, autonoma e sicura. E per riavere l’auto? Semplice, basta un comando attraverso lo smartphone o uno smartwatch e la vettura calcolerà la distanza in cui si trova il proprietario, il tempo esatto che impiegherà per raggiungere a piedi il parcheggio, per potersi riattivare e spuntare su dalla rampa con un tempismo degno di un servizio valet di un hotel a cinque stelle. Auto del futuro,la tecnologia  copia copia

3- Auto del futuro, la tecnologia - Ricarica Wireless

È da un po’ che se ne parla, la tecnologia è già presente e collaudata, non resta che immetterla sul mercato. Parliamo della ricarica wireless, a induzione. In piccolo esiste già su alcuni modelli (Audi, BMW, Lexus...), si nasconde sotto il bracciolo e serve per ricaricare lo smartphone semplicemente appoggiandolo su una superficie piana. In scala più grande, delle bobine verranno installate per terra, ad esempio sul pavimento del box di casa, per ricaricare l’auto elettrica. La comodità è indubbia: niente più cavi da collegare, ma soltanto una manovra precisa per posteggiare l’auto esattamente sopra la bobina stessa, in modo che questa combaci con la seconda bobina installata sotto il pianale della vettura. Per farlo, verranno in aiuto dei sensori che indicheranno la corretta manovra d’attracco. Con una potenza di ricarica di 3,3 kW, potenziabile in futuro a 7 kW, il sistema sviluppa un campo elettromagnetico durante la carica che, a detta dei costruttori, ha radiazioni inferiori rispetto a una comune piastra a induzione di una cucina. Ma c’è chi va oltre, in materia: la Qualcomm sta già immaginando di installare i sistemi di ricarica wireless lungo le strade (la carica avviene anche in presenza di pioggia o neve), annegate nell’asfalto, e questo potrebbe virtualmente garantire una ricarica continuativa aprendo uno scenario di autonomia illimitata per le elettriche. Auto del futuro copia

4- Auto del futuro, la tecnologia - Smartwatch

Dati per spacciati ancor prima che venissero immessi sul mercato, gli smartwatch — gli orologi intelligenti — potrebbero incontrare un successo inaspettato nei prossimi mesi. Grazie a Samsung, LG e ad altri costruttori già presenti sulla piazza, e soprattutto con Apple che a marzo riempirà gli store con 35 milioni di unità del suo Watch, le Case auto hanno già messo a punto decine di funzioni per controllare l’auto dall’orologio. Di fatto lo smartwatch è un’estensione dello smartphone (con cui è sempre connesso) e non fa nulla di più. È quindi soltanto una questione di praticità: tipo quella di scuotere il polso affinché si aprano le portiere della vettura, battere un dito sullo schermo per ordinare all’auto di andare a posteggiare da sola e farsi venire a riprendere, impostare i tempi di ricarica di una elettrica oppure attivare in remoto climatizzazione, riscaldamento e accensione della vettura stessa. Tutto quello che potreste fare anche con uno smartphone, ma con la praticità di non dover estrarre nulla dalle tasche. E soprattutto un business che fa gola un po’ a tutti: dagli sviluppatori di terze parti che renderanno disponibili svariate app dedicate, fino ai costruttori stessi che commercializzeranno orologi “brandizzati”, realizzati dalle aziende specializzate di elettronica secondo le specifiche della casa.

Segue - Auto del futuro, le altre 6 tecnologie

 

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