Guida autonoma, ok dal MIT: sperimentazione al via in Italia

Guida autonoma, ok dal MIT: sperimentazione al via in Italia

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha concesso la licenza a operare su determinati tratti di strada a VisLab. I test svilupperanno il nuovo chip proprietario di analisi delle immagini

09.05.2019 ( Aggiornata il 09.05.2019 12:54 )

Arriva la prima autorizzazione in Italia ai test, su tratti di strade aperte al traffico, della guida completamente autonoma.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha accolto la richiesta avanzata da VisLab e individuato in tratti urbani a Parma e Torino gli ambiti idonei alla realizzazione dei test di sviluppo da parte della società nata dall’Università di Parma e fondata nel 2009 da Alberto Broggi, professore di Informatica presso l’ateneo.

DAL LABORATORIO ALL'INVESTIMENTO DEGLI AMERICANI

La ricerca sull’alta automazione alla guida va avanti da circa 20 anni, inizialmente quale gruppo di ricerca del laboratorio della facoltà di Ingegneria.

Nel 2015, l'investimento e l'acquisizione da parte degli americani di Ambarella Inc.. VisLab resta radicata a Parma e realizza progetti di respiro internazionale sull'automazione della guida. 

TEST SU STRADA SEMPRE SUPERVISIONATI

L’ottenimento dell’autorizzazione a condurre i test su strade aperte al traffico interessa un singolo veicolo e, prima che si possa materialmente scendere in strada, serviranno interventi delle amministrazioni locali di Parma e Torino, a predisporre adeguati avvisi sui tratti interessati.

Percorsi urbani e non solo, sui quali sviluppare le soluzioni tecnologiche per la guida autonoma. A bordo dovrà essere sempre presente un operatore, in grado di assumere il controllo dell’auto in caso di necessità.

TELECAMERE STEREO E UN CHIP PROPRIETARIO IL CUORE HI-TECH

L’elemento interessante e distintivo nella ricerca di VisLab riguarda gli strumenti impiegati per scannerizzare l’ambiente intorno al veicolo e poter operare in autonomia.

Niente Lidar, corredo costosissimo di laser per la misurazione delle distanze, bensì, il ricorso a sensori e telecamere stereo, con la particolarità di poter ricostruire un’immagine tridimensionale dalla sovrapposizione di due riprese effettuate dalle camere installate sul veicolo.

Un chip proprietario, sviluppato da VisLab, è il “cervello” di ricostruzione e analisi delle immagini riprese.

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