Display auto, futuro touch e verticale

Display auto, futuro touch e verticale
Sono disegnate attorno agli schermi, che d’ora in poi saranno posizionati come tablet.

di Redazione

18.12.2014 ( Aggiornata il 18.12.2014 15:21 )

C’erano una volta i navigatori, che proiettavano alcuni dati essenziali su schermi di dimensioni ridottissime con scritte ad un colore, da leggere attentamente perché non c’era alcuna voce ad avvisarci di una svolta imminente. Poi sono arrivati gli schermi a colori, con cartografie sempre più invitanti proiettate su schermi che cominciavano a ingrandirsi fino a 4, 5 pollici e oltre, e da quel momento i display – passata negli automobilisti l’euforia data dal semplice fatto di possederli ed esibirli – hanno cominciato a creare qualche problema ai designer degli interni, stretti fra la necessità di inserirli in maniera armonica nel disegno di plancia e console e quella rappresentata dall’ergonomia e dalla sicurezza del loro utilizzo. È così che gli schermi sono diventati protagonisti del design interno delle automobili, anche per combattere la concorrenza dei navigatori portatili, molto più economici, crescendo in dimensioni – fino a sforare i 10 pollici — e somigliando sempre di più ai tablet, al punto che in alcuni casi (come sulle recenti Mercedes Classe A e Citroën C4 Cactus) al primo contatto viene quasi spontaneo portarli con sé quando si lascia la macchina. In questo caso, ma anche quando sono inseriti nel corpo della console, gli schermi sono stati montati, fino a poco tempo fa, orizzontalmente, seguendo l’impostazione classica dei primi navigatori. Poi è arrivata la Tesla, automobile assolutamente innovativa sotto tutti i profili, che ha introdotto lo schermo enorme (da 17”) in posizione verticale, una scelta ripresa su due debuttanti del recente Salone di Parigi: Volvo XC90 e Renault Espace. Nel caso del grande Suv svedese, attraverso il display (8,8”) si comanda la quasi totalità delle funzioni dell’auto attraverso il semplice sfioramento dello schermo, un’azione che, garantiscono i progettisti della marca più attenta di ogni altra alla sicurezza, grazie alla posizione del display, non comporta alcun rischio di distrazione del guidatore come sostengono invece le Case che continuano ad adottare una manopola sulla console in alternativa al touchscreen.
Interni auto
  “Grazie alla tecnologia touchscreen i designer possono creare con maggiore libertà, senza la preoccupazione di sistemare leve e pulsanti che interrompono l’armonia dello stile”, dichiara Thomas Ingenlath, creatore della XC90, che, al momento di accettare l’incarico di chief designer di Volvo Cars, ha preteso che le future svedesi con la sacra diagonale adottassero esclusivamente il sistema touchscreen. È di questo tipo anche il grande display verticale della nuova Espace, inserito nella lunga console sospesa, uno schermo attraverso il quale si arrivano persino a ripiegare i tanti sedili del nuovo monovolume francese, cambiando l’architettura dell’abitacolo senza lasciare il posto di guida. Secondo i designer di Renault, inoltre, la collocazione verticale è anche la più naturale perché segue il senso della strada. In attesa di verificare ergonomia e intuitività di questi grandi e complessi display sui quali i designer sembrano aver vinto la sfida con gli ingegneri, ci sembra giusto sottolineare che sulla terza serie di Mini, hatchback e cinque porte, la plancia è sempre dominata dal grande strumento centrale rotondo al centro del quale compare un display da 8,8 pollici, che continua ad essere utilizzato attraverso il classico iDrive di Bmw, mentre levette e pulsanti continuano a caratterizzare il classico layout Mini. Piero Evangelisti

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