A muso duro

amusoduro

di Redazione

27.03.2009 ( Aggiornata il 27.03.2009 14:19 )

Le spider “di moda” degli anni Duemila sono e saranno sempre più dotate del tetto rigido, vale a dire della soluzione più pratica e confortevole, capace di evitare spifferi, fruscii e tagli indesiderati della capote. Si trasformano così in comode coupé, che, sfiorando semplicemente un pulsante, permettono di viaggiare con i capelli al vento o con tutti i comfort offerti da un abitacolo chiuso. Non sempre però il risultato stilistico è all’altezza delle aspettative: sono nati così modelli sgraziati, dalle code alte e panciute, necessarie per ricoverare il tetto ripiegabile e i meccanismi elettrici. In controtendenza alla moda del momento sono nate però due spider “vere”, appena riviste in chiave più sportiva, “cattive” nell’aspetto come nelle potenze racchiuse sotto i rispettivi cofani, più esclusive che mai. Stiamo parlando della Lamborghini Gallardo Spyder e della Ferrari F430 Scuderia 16M Spider, due purosangue da oltre 500 cavalli e più di 300 km/h, che sembrano create per sfidarsi sotto il sole lungo interminabili rettilinei. Anche se i più si “accontenteranno” di una sgommata sui viali di Milano Marittima, lungo le salite di Cortina o fra i tornanti di Montecarlo.
Certo il loro fascino è enorme quando ci si trova a bordo, mentre attorno tutto vola via in un attimo e il motore trasmette la sua potenza direttamente nella schiena e nelle orecchie degli occupanti. Ma non sono sensazioni fastidiose, anzi, sono proprio quelle che spingono all’acquisto di modelli estremi come questi, che affascinano quando si è seduti nell’abitacolo, ma anche quando si ammirano le loro linee. Belle, forti, aggressive, queste due spider hanno in comune solo una cosa, la capote “minima” presente su entrambe: del resto questa è l’unica soluzione consentita dal motore centrale posteriore, se si vuole lasciare inalterata la fluidità del design.

PASSIONE PER L’ECCELLENZA

Proposte per vivere con stile

ROLEX DAYTONA
Si richiama allo storico circuito della Florida il cosmografo Rolex in oro bianco della serie “Oyster Perpetual”. Ideale per misurare il tempo e calcolare la velocità media, grazie alla lunetta incisa e graduata con scala tachimetrica, il Daytona ha la lancetta dei secondi rattrappante, il bracciale Oysterlock ed è impermeabile fino a 100 metri.

VERTU ASCENT TI FERRARI
La nuova collezione Ascent Ti si ispira all’esclusività e all’eleganza Ferrari. È disponibile in tre versioni, nero (in soli 2009 esemplari), rosso e giallo. Il logo “V” di Vertu si affianca al Cavallino Rampante su modelli realizzati con la stessa pelle degli interni delle vetture. Tra le suonerie esclusivi mix con il rombo originale della F430 e del 612 Scaglietti.

COLLEZIONE LAMBORGHINI
Gli accenti chic, lo stile tutto italiano e senza compromessi del brand delle supercar caratterizzano la collezione moda Lamborghini, che comprende polo, t-shirt, felpe, pantaloni e accessori da uomo e da donna. Un modo grintoso per vivere e mostrare la personalità che ha reso grande il marchio bolognese del Toro.

VIRGIN GALACTIC
Virgin Galactic è la prima compagnia di voli spaziali. Nel 2005 sono iniziate le prenotazioni per i voli, che dovrebbero partire quest’anno. Ogni volo durerà circa due ore e mezza e sull’astronave troveranno posto sei passeggeri e due piloti. Per i primi tempi i viaggi partiranno dallo Spaceport nel deserto del Mojave, in California. Costo di un biglietto: 200 mila dollari.




Linee arrotondate
, incattivite sulla più potente versione Scuderia, caratterizzano questa F430 Spider, che rappresenta il top fra le Ferrari “scoperte” in quanto a potenza, prestazioni e prezzi. Prodotta in una serie limitata di 499 esemplari, per festeggiare i 16 titoli mondiali conquistati (da qui la sigla 16M), prende origine dall’analoga F430 Coupé Scuderia: è quindi dotata del V8 di 4.3 litri, con potenza portata a 510 cv, accoppiato al cambio robotizzato F1 a 6 rapporti. La sicurezza di marcia è affidata fra l’altro al differenziale elettronico E-Diff e al sistema di controllo della trazione F1- Trac, mentre le prestazioni sono favorite dalla riduzione di peso di 80 kg rispetto alla “normale” F430 Spider, per arrivare così all’eccellente rapporto peso/potenza di 2,6 kg/cv. Il risultato è una velocità massima di 315 km/h, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3”7 e una percorrenza media di 6,4 km/litro, oltre, naturalmente, a un comportamento stradale inebriante. Il tutto al prezzo “chiavi in mano” di 259.000 euro. La Gallardo Spyder non è da meno, sia per la grinta che per le caratteristiche tecniche e le prestazioni.
Equipaggiata con il V10 di 5.2 litri da 560 cv, può vantare fra i suoi plus la trazione integrale permanente, che permette di scaricare a terra tutta la potenza, mantenendo sui massimi livelli la sicurezza di marcia e la facilità di controllo della vettura, anche al limite. Nei mesi scorsi la spider Lamborghini, lanciata nella primavera 2006, ha beneficiato di un incremento di potenza da 520 a 560 cv, grazie a una serie di modifiche al 10 cilindri, fra cui spicca il nuovo sistema di alimentazione a iniezione diretta “stratificata” del carburante. Questo ha permesso di migliorare la coppia (ben 55 kgm a 4500 giri) e di raggiungere prestazioni ancora più entusiasmanti (325 km/h e da 0 a 100 in 4”), con una percorrenza media di 7 km/litro. Fra gli interventi effettuati vanno segnalati la riduzione del peso di 20 kg (ora è 1550 kg) grazie all’impiego di nuovi particolari in alluminio, l’adozione di un sottoscocca completamente piatto e le migliorie apportate al cambio robotizzato a 6 rapporti e all’impianto frenante Brembo, che è stato potenziato. Rispetto al modello sul mercato dal 2003 con carrozzeria coupé e dal 2006 in versione spider, prodotto in ben 8500 esemplari, la rinnovata Gallardo punta ancora più sulla spigolosità delle linee e l’aggressività della carrozzeria. In particolare è stato ridisegnato lo scudo paraurti anteriore, che ingloba le ampie prese d’aria frontali, con griglia a nido d’ape, fra le quali è stato inserito lo spoiler che favorisce il flusso dell’aria nel sottoscocca.
Fra l’altro il nuovo paracolpi, grazie anche ai materiali impiegati, favorisce l’assorbimento degli urti e la protezione dei pedoni in caso di investimento. Le modifiche hanno interessato anche i gruppi ottici e la parte posteriore della carrozzeria: le modifiche studiate per paraurti, griglia di uscita dell’aria e fanaleria fanno apparire la coda della Gallardo molto più slanciata.
Anche vista di fianco la roadster Lamborghini mostra una linea filante e ben equilibrata, grazie fra l’altro alla presenza dei roll-bar a scomparsa, che in 250 millesimi di secondo escono dall’alloggiamento quando si presenta il rischio di ribaltamento. La minuscola capote in tela foderata, che viene azionata elettricamente in soli 20 secondi, non penalizza la carrozzeria davvero coinvolgente di questa spider. Nell’abitacolo, rimasto sostanzialmente invariato, tutto è stato disegnato per conquistare gli occupanti: la pelle, disponibile in varie tinte a scelta del cliente, eventualmente accoppiata all’Alcantara, dà la sensazione di confort e ricchezza, mentre le finiture in alluminio e la ricca strumentazione danno l’ulteriore tocco di sportività alla Gallardo Spyder, il cui prezzo di listino è fissato in 183.000 euro. La F430 Scuderia 16M Spider non nasconde invece la sua anima di auto da corsa adattata alla strada, sviluppata sulla base delle esperienze effettuate con la F430 impiegata nel trofeo monomarca Ferrari.
Le linee sono più arrotondate e sinuose rispetto alla roadster di Sant’Agata Bolognese, ma ugualmente aggressive. Anche su questo modello il frontale è caratterizzato dalle due grandi prese d’aria, in mezzo alle quali è disposto il piccolo spoiler che favorisce il flusso dell’aria. Del resto tutto sulla Scuderia è stato realizzato all’insegna della migliore resa aerodinamica e del contenimento dei pesi. Il largo impiego della fibra di carbonio, anche per gli interni, ha permesso così di ridurre di ben 80 kg la massa complessiva della Spider. Nell’abitacolo, certo più “povero” rispetto alla Gallardo, ma molto più aggressivo, sembra così di trovarsi su una vera auto da corsa, una sensazione che del resto viene confermata non appena si avvia il motore e il suono potente dell’otto cilindri Ferrari trasmette sensazioni che solo un’auto del genere può fare vivere.




di Mario Simoni

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