di Redazione
31.03.2009 ( Aggiornata il 31.03.2009 14:00 )
Dopo aver annunciato che la Nano, l'auto da 1.500 euro, arriverà in Europa nel 2012, Tata, il gigante indiano del mondo dell'auto, si prepara ad una nuova rivoluzione: piccola nelle dimensioni dell'auto, ma potenzialmente enorme negli effetti.
Si chiamerà Tata Free la prossima citycar indiana, attesa per il 2013. La rivoluzione però non sta nel design o nelle dimensioni, entrambe comunque interessanti, ma nel motore.
Tata sta ultimando i collaudi su un bicilindrico da 600 cc, dotato di compressore volumetrico, capace di 65 cv, ma soprattutto poli-fuel. In grado quindi di marciare a benzina, diesel, etanolo, ma soprattutto al biocarburante ricavato dalla Jatropha Curca, un arbusto in grado di produrre un frutto ricco di olio (140%). Che in Europa dovrebbe costare circa 0,25 cent/litro, secondo gli studi di Tata, che sta provvedendo a intensificare la coltivazione di questa pianta in Asia e in Africa.
Secondo la Casa indiana la Free dovrebbe percorrere mediamente circa 25 km con un litro: quindi con un euro si potrebbero fare 100 km. E il prezzo? La Tata Free sarà una due posti, potenziale rivale di Smart fortwo e Toyota iQ. La piccola indiana, lunga solo 2,55 m, dovrebbe costare circa 1.800 euro sul mercato nazionale e dovrebbe essere commercializzata in Europa a un prezzo di lancio di 5.000. Lo stesso della Nano, ma che risparmio col carburante….
Lo ha annunciato Pranab Devirajah, direttore dello stabilimento di Sanand, località vicina ad Ahmedabad (Stato del Gujarat) dove dal 2010 sarà prodotta anche la Nano. “Questo modello, in entrambe le versioni, ci darà slancio su tutti i mercati, anche quelli occidentali. La Free sarà piccola, bella ed economica. E in Europa costerà come uno scooter, ma soprattutto consumerà… come una bicicletta”.
Non c’è che dire, Tata sembra intenzionata a ribaltare gli equilibri dell’automobilismo mondiale.....
.... a patto che il pesce abbocchi all'amo: buon 1° Aprile!
Si chiamerà Tata Free la prossima citycar indiana, attesa per il 2013. La rivoluzione però non sta nel design o nelle dimensioni, entrambe comunque interessanti, ma nel motore.
Tata sta ultimando i collaudi su un bicilindrico da 600 cc, dotato di compressore volumetrico, capace di 65 cv, ma soprattutto poli-fuel. In grado quindi di marciare a benzina, diesel, etanolo, ma soprattutto al biocarburante ricavato dalla Jatropha Curca, un arbusto in grado di produrre un frutto ricco di olio (140%). Che in Europa dovrebbe costare circa 0,25 cent/litro, secondo gli studi di Tata, che sta provvedendo a intensificare la coltivazione di questa pianta in Asia e in Africa.
Secondo la Casa indiana la Free dovrebbe percorrere mediamente circa 25 km con un litro: quindi con un euro si potrebbero fare 100 km. E il prezzo? La Tata Free sarà una due posti, potenziale rivale di Smart fortwo e Toyota iQ. La piccola indiana, lunga solo 2,55 m, dovrebbe costare circa 1.800 euro sul mercato nazionale e dovrebbe essere commercializzata in Europa a un prezzo di lancio di 5.000. Lo stesso della Nano, ma che risparmio col carburante….
Lo ha annunciato Pranab Devirajah, direttore dello stabilimento di Sanand, località vicina ad Ahmedabad (Stato del Gujarat) dove dal 2010 sarà prodotta anche la Nano. “Questo modello, in entrambe le versioni, ci darà slancio su tutti i mercati, anche quelli occidentali. La Free sarà piccola, bella ed economica. E in Europa costerà come uno scooter, ma soprattutto consumerà… come una bicicletta”.
Non c’è che dire, Tata sembra intenzionata a ribaltare gli equilibri dell’automobilismo mondiale.....
.... a patto che il pesce abbocchi all'amo: buon 1° Aprile!
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