Sergio Marchionne ha dichiarato di non vuole la "bancarotta pilotata" prospetta da Barack Obama di Chrysler e lo ha comunicato al Tesoro degli Stati Uniti e Robert Nardelli, boss del gruppo americano. "Chrysler non dovrebbe far ricorso alla bancarotta" ha detto Marchionne, lasciando anche intendere di ritenere troppo bassa l'ipotizzata quota del 20% di Fiat in Chrysler. L'operazione è certamente ancora fattibile, ma si dovrà ancora discutere.