Jaguar XF 3.0 DS V6, tiro al giaguaro

Jaguar XF 3.0 DS V6

di Redazione

28.05.2009 ( Aggiornata il 28.05.2009 14:13 )

Non sono sono i 300 cm3 in più di cui gode l’ultima versione della Jaguar XF turbodiesel a fare la differenza, bensì la loro “ qualità”. Infatti basta accomodarsi al volante e percorre poca strada per rendersi conto che il surplus di potenza e soprattutto di coppia garantito dal nuovo V6 3.0 rispetto al sin qui conosciuto V6 2.7 è fuori dall’ordinario. I dati — pur molto significativi: 275 cv contro i precedenti 207 e 61 kgm contro 44,5 — non rendono ugualmente l’idea di quanto la vettura sia cambiata. In meglio.
Nel traffico, sul misto, in autostrada si viaggia e soprattutto si riprende sul velluto con un progressione quasi incredibile, anche con la lancetta del contagiri sotto quota 1000. Peraltro il lavoro dei tecnici è stato finalizzato proprio a questo: ottimizzare il tiro in basso. Un lavoro talmente riuscito che quasi finisce per mortificare il precedente V6 2.7. Del resto con un incremento della coppia pari al 38% c’era da aspettarselo.

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A questo si deve aggiungere che il nuovo automatico ZF a 6 rapporti ( analogo a quello adottato sulla XR) gestisce senza la benché minima esitazione i tanti kgm a disposizione. Funziona in maniera egregia sia utilizzato in maniera standard, orientata al confort, sia se gli si chiede di lavorare in combinazione con il sistema di controllo dinamico delle sospensioni Adaptive Dynamic ( optional), impeccabile nel rendere la vettura ancor più pronta e reattiva, senza danni collaterali per la schiena dei viaggiatori. Da aggiungere che è prevista anche una modalità in grado di ottimizzare la selezione dei rapporti in presenza di fondi a scarsa aderenza.
A completamento dell’opera sono stati adottati un sofisticato differenziale a controllo attivo e dischi anteriori autoventilanti di diametro maggiorato a 355 mm. Il salto qualitativo del motore è riconducibile, come detto, più che all’incremento di cilindrata, all’ottimizzazione delle camere di scoppio e all’adozione di un sistema di alimentazione con due turbocompressori in parallelo, uno primario a geometria variabile che assicura un’elevata coppia ai bassi regimi e uno a geometria fissa, incaricato di generare potenza in alto.
Nuovo inoltre l’impianto common rail di terza generazione con iniettori piezoelettrici. Per sottolineare la volontà di puntare sempre più in alto Jaguar ha introdotto, per la XF 3.0 DS come già per la XK, un nuovo ricchissimo allestimento battezzato Portfolio. Peccato che faccia salire non solo il lusso in abitacolo, ma anche il listino, che recita 66.400 euro contro i 56.300 della versione Luxury e i 63.400 della premium Luxury.
 


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