MINI Ray, minimalista

MINI Ray

di Redazione

28.05.2009 ( Aggiornata il 28.05.2009 15:38 )

Svicola tra le viuzze della Milano che inventa moda e design con quell’agilità che l’ha resa sinonimo di maneggevolezza. Si fa notare per i toni fluorescenti degli specchietti, che non passano inosservati e rievocano i colori di locali e boutique milanesi che fanno tendenza, ai quali lo staff di MINI Italia si è rifatto. La Ray è infatti un allestimento esclusivamente italiano.
Col nuovo benzina 1.4 litri da 75 cavalli, emissioni di CO2 contenute in128 g/ km e una lista niente male di accessori, la Mini minimalista – anche nel prezzo, di 15.900 euro che scendono a 14.400 con gli incentivi – punta gran parte delle sue carte sui giovanissimi e in particolare sui neopatentati. Se proprio non si è appena scesi da una entusiasmante scorribanda con una Cooper S, la Ray non rinnega di essere in tutto e per tutto una Mini.
Convince, malgrado il motore sia il meno potente della serie: svelta e sciolta, scatta prontamente al verde. Se la cava a testa alta anche in ripresa: si affronta una curva stretta, si lascia scendere il contagiri al minimo, quindi si accelera dolcemente. L’effetto è gradevole: il piccolo quattro cilindri rilancia senza incertezze anche grazie al picco di coppia che si sviluppa a un regime favorevole (2500 giri).
La Ray non inganna neanche quando le si chiede uno sforzo di volontà, cioè lo sprint per risolvere rapidamente un sorpasso, situazione in cui sfrutta pure la buona selezione dei rapporti del cambio a 6 marce, specie nel passaggio seconda/terza. Che non a caso sono i rapporti più usati in città.

Cerchi una MINI usata o km/0?

Convince, malgrado il motore sia il meno potente della serie: svelta e sciolta, scatta prontamente al verde. Se la cava a testa alta anche in ripresa: si affronta una curva stretta, si lascia scendere il contagiri al minimo, quindi si accelera dolcemente. L’effetto è gradevole: il piccolo quattro cilindri rilancia senza incertezze anche grazie al picco di coppia che si sviluppa a un regime favorevole (2500 giri).
La Ray non inganna neanche quando le si chiede uno sforzo di volontà, cioè lo sprint per risolvere rapidamente un sorpasso, situazione in cui sfrutta pure la buona selezione dei rapporti del cambio a 6 marce, specie nel passaggio seconda/terza. Che non a caso sono i rapporti più usati in città.
Convince anche nel consumo, che è davvero attraente, sfiorando i 19 km con un litro nel ciclo misto e superando i 22 in autostrada. E nella dotazione di serie, che include l’aria condizionata, i sei airbag, i fari alogeni regolabili elettricamente, i dispositivi quali DSC, EBD e CBC, i copricerchi specifici, l’indicatore di marcia ottimale e la funzione “start-stop”.
Quanto ai colori, la Ray può essere Dark Silver, Midnight Black, Pepper White, mentre per i retrovisori e le placche delle frecce laterali la scelta è tra sei diverse verniciature fluorescenti.
 



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