Pagani Zonda Cinque Roadster

La fuoriserie della Pagani, la Zonda Cinque, toglie il tettuccio e diventa roadster. Malgrado l’intervento, la rigidità torsionale della supercar modenese costruita in un numero limitatissimo di esemplari – soltanto cinque esemplari che saranno venditi a un milione e mezzo di euro ciascuno – rimane invariata rispetto alla versione chiusa; ciò è reso possibile dal telaio monoscocca costruito in un mix di fibra di carbonio e di titanio, e da alcuni interventi di “compensazione” per recuperare l’inevitabile riduzione della rigidità determinata appunto dal taglio del tettuccio.
Che è ricoverato sotto il cofano anteriore. Equipaggiata con il motore 12 cilindri a V Mercedes in configurazione Amg da 678 cavalli, la Zonda Cinque Roadster raggiunge un velocità di punta superiore ai 350 km/h e arriva a 100 km/h, con partenza da fermo, in 3”4, e a 200 km/h in meno di 10”; quasi le prestazioni di una biposto Sport da competizione. Invariato rispetto alla Zonda Cinque berlinetta è anche l’impianto frenante della Brembo con dischi in carbo-ceramica autoventilanti, anteriormente di diametro 380x34 mm, con pinza a 6 pistoni, e posteriormente da 380x34 mm con pinza a 4 pistoni; assicura una decelerazione da 100 a 0 km/h in poco più di un paio di secondi. Con pneumatici stradali Pirelli PZero, la Pagani roadster ha una accelerazione laterale massima pari a 1,45 G. La Pagani Automobili è stata fondata nel 1988 dall’argentino Horacio Pagani come Pagani Composite Research, che ha fornito la consulenza a diversi progetti tra i quali figura il restyling della Lamborghini Countach Anniversary.
Nel 1988, inoltre, Pagani progetta una supercar, il cui prototipo è completato nel 1992. Al Salone di Ginevra del 1999 al Salone di Ginevra, infine, è presentata la prima Zonda, la C12; il nome è quello del vento che soffia sulla cordigliera della Ande.