Seat Ibiza FR e Cupra, primo test

Seat Ibiza FR e Cupra

di Redazione

24.09.2009 ( Aggiornata il 24.09.2009 12:09 )

Una marca votata alla sportività come Seat, una gamma Ibiza priva delle versioni al vertice delle prestazioni stava stretta: ma il gap è presto colmato – e al meglio – con l’arrivo delle nuove FR, Cupra e lo speciale allestimento “trasversale” Bocanegra che può accompagnare entrambe.
Versioni che vantano contenuti tecnici d’eccellenza, e che proiettano la compatta due volumi spagnola nel novero delle sportive da tenere assolutamente d’occhio. Merito della meccanica, basata per tutte sul compatto ma potente 1.4 TSI (Euro 5): benzina, 16V, iniezione diretta e sovralimentazione a due stadi (un compressore meccanico più il turbocompressore a gas di scarico) per ottenere non solo potenze elevate con una cilindrata ben più ridotta che in passato, ma anche una coppia rilevante con erogazione “da diesel” e il conforto di emissioni e consumi molto contenuti. Il tutto accompagnato da una trasmissione altrettanto d’eccezione, il cambio sequenziale doppia frizione DSG a sette rapporti con comandi al volante integrato dal controllo elettronico XDS che simula la presenza del differenziale autobloccante.
Ma è l’occhio, per primo, a volere la sua parte. E sotto il profilo estetico le nuove versioni hanno tutto per soddisfare. La FR, già prestante ma un filo più discreta – non a caso disponibile con carrozzeria tre porte, cioè SC, ma anche con cinque aperture –, si distingue per il look rivisitato, con speciale riferimento ai paraurti anteriori e posteriori maggiorati e più aggressivi; gli specchi retrovisori esterni sono in tinta argento, le ruote da 17” con coperture 215/40. L’abitacolo prevede inserti in nero brillante sul quadro strumenti, nella zona della radio e sul tunnel centrale. È però senza dubbio la Cupra SC la vera star di gamma. Il look è ancor più cattivo rispetto alla FR grazie a fascioni paracolpi ulteriormente lavorati, cui si aggiungono proiettori a doppia parabola completamente neri nonché prese d’aria maggiorate nella porzione inferiore al di sotto della nuova calandra con struttura a nido d’ape; in coda spicca il terminale di scarico centrale, mentre gli specchi retrovisori sono in nero lucido. Non cambiano le coperture rispetto alla FR.
All’interno figurano sedili sportivi inediti, con tessuto nero quadrettato. L’allestimento Bocanegra celebra invece il successo dell’indimenticata (in Spagna) 1200 Sport di quasi 35 anni fa, modello che fece un certo scalpore tra il pubblico più giovane dell’epoca e contraddistinta per l’appunto dal “muso” integralmente in tinta nera. Anche sull’attuale versione è l’elemento che conferisce ulteriore mordente alle Ibiza più sportive, cui si aggiungono il tetto apribile elettricamente (ma solo a compasso) in cristallo brunito e due tinte esclusive, Rosso Dakota o Bianco Candy.
L’abitacolo, come sulle altre sportive, adotta tinte scure, con dettagli personalizzati per l’occasione. FR e Cupra sono già disponibili, mentre l’allestimento Bocanegra arriverà entro fine in agosto, con prezzi non ancora definiti. Al volante, la Cupra mette subito tutti d’accordo: facile e semplice da guidare, ma capace di sfoderare prestazioni di qualità superiore combinate ad agilità e tenuta di strada entusiasmanti. Tali di suscitare una vera e propria “caccia alla curva”. L’assetto, ulteriormente ribassato e irrigidito rispetto a quello della FR, consente movimenti molto ridotti del corpo vettura, lasciando spazio a inserimenti in curva davvero rapidi e precisi, ma il cuore della vettura è il connubio motore/cambio. Il primo è dolce, docile, morbido quanto a mordente a pieno gas; la doppia sovralimentazione assicura infatti una pienezza d’erogazione d’eccezione ai regimi intermedi (2400/3500 giri), per poi lasciar spazio a un allungo coinvolgente: i 180 cavalli, a sensazione, ci sono proprio tutti.
Il cambio DSG non è da meno: rapidissimo e diretto in modalità Sport, facile e immediato da comandare con le leve al volante. Freni all’altezza, e per i più esigenti esiste l’opzione “Racing Seat” con pinze a quattro pistoni e pastiglie più sportive. La motricità è elevata e senza incertezze; l’effetto del sistema XDS appare tuttavia piuttosto blando.

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