Kim Kardashian e l'Audi R8

Kim Karsashian e l'Audi R8

di Redazione

07.12.2009 ( Aggiornata il 07.12.2009 09:30 )

Kimberly Noel "Kim" Kardashian è una delle star della televisione americana, vero e proprio personaggio tuttofare attrice, stilista, modella (ha posato per Playboy)ed imprenditrice, anche se la sua popolarità è principalmente legata ai vari casi di gossip.
Kim ama le supercar, Lamborghini e  Bentley, ma non disdegna, come potete vedere, anche l'Audi R8.

Con l’adozione di un V10 da 525 cv questa nuova versione della R8 compie un deciso balzo in avanti sotto il profilo delle prestazioni. E delle emozioni che riesce a regalare
L'effetto è quello di una catapulta, ma docile e raffinata. Se la R8 del debutto (2007), spinta dal V8 di 4.2 litri, aveva trovato la sua collocazione forte di un equilibrio raffinato tra prestazioni e fruibilità, questa nuova — con motore V10, al top di gamma — è davvero un’altra cosa. Colma il piccolo, ma sentito vuoto prestazionale verso l’alto accusato in precedenza e colloca la GT tedesca nell’Olimpo delle vetture più performanti e dotate del suo invidiabile segmento. Il grande plexiglas posteriore, dietro le spalle del compatto abitacolo, lascia intravvedere in tutta la sua maestosa possanza il 10 cilindri prelevato dalla Lamborghini Gallardo e rielaborato nell’elettronica di gestione, nell’aspirazione, nell’impianto di scarico al fine di adattarlo alle esigenze della clientela Audi senza fargli perdere il carattere corsaiolo. In basso, l’erogazione è docile e non deve spaventare il borbottio sordo che si avverte dietro le spalle.
Le differenze estetiche rispetto alla V8 sono poche: i gruppi ottici interamente a led, un record, e le riviste prese d’aria laterali aumentate di dimensioni
La R8 5.2 FSI avanza con grande progressione, conservando sostanzialmente la raffinatezza e il garbo della V8 anche nel traffico. Solo oltre i 5000 giri il V10 cambia tono, divenendo più cavernoso e pulsante, magari appena un po’ ruvido, colpa del suo particolare frazionamento. La spinta entra nella fase cruciale man mano che la coppia si avvicina al picco (54 kgm a 6500 giri) e la potenza si avvicina al top (525 a 8000 giri). A questo punto il corpo di chi sta al volante aderisce con forza ai sedili, la strada sembra deformarsi divorata dalla velocità mentre un urlo possente arriva dagli scarichi.
Rispetto al modello col motore V8 la potenza aumenta di 105 cv. E la coppia passa da 43,8 a 54 kgm
La trazione integrale, ben assistita dai controlli di stabilità e trazione, a sua volta non concede nulla agli sprechi, trasformando tutta la potenza erogata in accelerazione. Come confermano i numeri: da 0 a 100 km/h in 3”9 e poi su sino a 200 km/h in soli 12” ,con la spinta che non si arresta fino alla velocità massima, 316 km/h stabilizzati da un’impeccabile aerodinamica che prevede anche un’ala posteriore estraibile. Come trasmissione, la Casa offre due possibilità: il classico manuale a 6 rapporti, completo di griglia ad “H” che richiede una certa precisione, oppure il robotizzato sequenziale R-tronic (derivato dall’unità Lamborghini) con doppi comandi, a leva o tramite palette dietro il volante. La prima è comoda e molto vicina al volante, ma ha quasi inspiegabilmente una logica inversa a quella del mondo delle corse, infatti si scala tirando indietro, mentre si sale spingendo in avanti. Le palette sono senz’altro più immediate: la sinistra scala, la destra sale di rapporto. Peccato ruotino assieme al volante, perché se non ci sono problemi nei tratti medio-veloci con rotazioni ridotte, sui tornanti (e nelle chicane più strette in pista) allorché il il volante ruota oltre i 90- si ha qualche difficoltà nel trovare il bilanciere giusto nel momento desiderato. Da dire che con la commutazione dell’elettronica di cambiata su Sport i passaggi di marcia diventano nervosi, bruschi e rapidissimi, comunque il massimo per chi ama la guida aggressiva. La trazione integrale quattro equipaggiata di differenziale posteriore autobloccante e con il differenziale centrale tarato per inviare il 35% della coppia disponibile all’avantreno non penalizza la scorrevolezza, regalando un comportamento levigato quasi da sportiva a trazione posteriore.Per ottenere il massimo l’ideale è tuttavia dotare la R8 5.2 dei freni in ceramica, che assicurano un mordente davvero superiore. Fuori dal comune poi l’assetto “magnetic ride”, con ammortizzatori a taratura regolabile, proposto con due regolazioni base: quella normale, che garantisce un certo confort anche in caso di asfalto ondulato, e quella Sport, decisamente rigida seppur non esasperata. Quest’ultima è ovviamente studiata per spremere al massimo le potenzialità della vettura che si rivela, in ogni caso, intuitiva e molto equilibrata, grazie al passo lungo e al motore in posizione posteriore centrale.
Sotto il profilo aerodinamico la vettura è molto curata. Per garantire la massima stabilità anche sopra i 300 km/h
Rispetto alla versione con il V8, quella con il V10 mostra una rapidità d’azione tra le curve stupefacente, quasi da... moto sportiva. In pratica ti obbliga a un costante lavoro di anticipo nell’impostazione delle curve, senza un attimo di respiro in virtù di una tenuta di strada mostruosa che rende persino difficile individuare i reali limiti di aderenza della vettura (per la cronaca, la Casa dichiara un’accelerazione trasversale massima di 1,2g). Volendo, in pista emerge un lievema sano sottosterzo nelle curve più strette seguito da un leggero, entusiasmante accenno al sovrasterzo in uscita. Solo lo sterzo, pur ben presente e sensibile, non offre quella percezione di contatto col suolo che caratterizza, invece, la maggior parte delle GT di questa categoria.
Gli scarichi sdoppiati non hanno più i terminali gemelli come sulla R8 a otto cilindri bensì ovali e ai lati. Diverso anche il sound emesso. Rivisto lo scivolo posteriore
Sotto il profilo estetico spiccano alcuni nuovi dettagli, in particolare i gruppi ottici anteriori integralmente a led (prima auto a dotarsene) e delle prese d’aria laterali per il motore (sideblade) ancor più ampie e vistose. In coda sono stati ritoccati i gruppi ottici e lo scivolo estrattore. L’abitacolo non ha invece ricevuto particolari revisioni. La posizione di guida, in ogni caso, risulta impeccabile e consente una personalizzazione della postura ad hoc nonostante la limitata altezza a disposizione. In ogni caso, a richiesta, si possono avere dei sedili ancor più avvolgenti di quelli standard, già ad alto contenimento. La R8 5.2 FSI sara disponibile a fine aprile a partire da 144.300 euro.



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