De Tomaso vende ai cinesi la Deauville

De Tomaso D3

di Redazione

23.12.2011 ( Aggiornata il 23.12.2011 12:44 )

Secondo l’amministratore delegato Rossignolo, la cessione a un gruppo cinese darà alla travagliata De Tomaso un flusso di cassa per assicurare il futuro dell’azienda. La cessione è quella del progetto Deauville, la Sport Utility di classe alta disegnata dalla Pininfarina che la De Tomaso Automobili dell’imprenditore torinese Rossignolo ha presentato al Salone di Ginevra 2011. Dall'operazione, l'azienda torinese dovrebbe ricavare una dozzina di milioni di euro.

Chi abbia acquistato la Deauville non è stato precisato: si sa soltanto che è cinese
. L’attuale situazione della De Tomaso Automobili è pesante. I 900dipendenti sono in cassa integrazione, e ci resteranno almeno ancora per tutto il 2012.

Pantera: la più famosa delle De Tomaso

Fondata a Modena nel 1959 dal pilota argentino Alejandro De Tomaso, la Casa automobilistica si dedicò inizialmente alla costruzione di biposto e monoposto da competizione. Nel 1963, con la gran turismo Vallelunga, la De Tomaso iniziò la produzione in serie di vetture sportive. A quel modello seguirono la Mangusta, disegnata da Giorgetto Giugiaro e dotata di un motore Ford V8, quindi la Pantera, che sarà la più famosa realizzazione della azienda di Alejandro De Tomaso.

Fu presentata nel 1970 ed era equipaggiata con un poderoso propulsore Ford V8 di 5.8 litri di cilindrata montato in posizione posteriore. La Pantera fu molto apprezzata in America. Furono prodotti, nel periodo 1970-1973, oltre 6mila esemplari. Nella versione preparata secondo le specifiche del regolamento tecnico Gruppo 4 - gran turismo speciale - la Pantera si rivelò anche una eccellente gran turismo da competizione, vincendo parecchie gare in pista e in montagna.

La De Tomaso realizzò anche la elegante e lussuosa berlina Deauville, di cui furono allestiti 300 esemplari e dalla quale fu poi derivata la Longchamp, costruita in quasi 400 unità. L’azienda modenese realizzò, inoltre, la versione sportiva della Nuova Mini della Innocenti; fabbrica che De Tomaso aveva acquisito con investimenti pubblici.

Dopo la scomparsa di Alejandro De Tomaso, nel 2003, la vedova e il figlio decisero di mettere in liquidazione l’azienda. Soltanto 6 anni più tardi il marchio fu rilevata da una società del torinese Gian Mario Rossignolo e cambiato in De Tomaso Automobili Spa.

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