A febbraio crollo delle vendite: meno 19%

audi show

di Redazione

02.03.2012 ( Aggiornata il 02.03.2012 10:11 )

Peggio di quanto si prevedesse. A febbraio il mercato dell’auto in Italia è stato ancora pesantemente in rosso, passando dal già negativo meno 17 per cento di gennaio a meno 18,9 per cento. Le immatricolazioni sono sullo stesso livello del 1984, cioè poco più di 130mila vetture.

La Federauto, l'associazione che riunisce i concessionari ufficiali dei costruttori presenti in Italia, ha fatto notare che, non ci fosse stato il ricorso alle cosiddette “km zero” negli ultimi tre giorni del mese, il bilancio sarebbe stato in realtà un meno 35 per cento.

Il gruppo Fiat ha chiuso con un meno 20%: solo il marchio Fiat ha perso il 25%, la Lancia ha immatricolato 7.072 vetture contro le 7.297 del mese precedente, mentre l’Alfa Romeo ne ha vendute 4.041. Bene invece i modelli Chrysler, Dodge e Jeep che hanno registrato un più 20%: ma si tratta di numeri bassi, appena 750 unità.

In positivo sono le coreane Hyundai, con più 11,5%, e soprattutto Kia, che ha incrementato le immatricolazioni addirittura del 43,5%; quindi la Land Rover con più 26,5%, la Chevrolet a più 17,5 e la MINI che, grazie anche al successo della Countryman, ha chiuso con più 15,4 per cento.

Col segno negativo sono invece, tra i costruttori generalisti, la Ford (28,7), la Opel (39,9), la Renault (32%) e la Peugeot (24), con l'italiana DR, che assembla vetture cinesi, che ha drammaticamente chiuso a meno 82 per cento. La Volkswagen ha invece mantenuto invariato il numero di modelli venduti.

Colpito è anche il segmento delle vetture “premium”, che risente soprattutto delle azioni del fisco contro i possessori di modelli con potenza superiore ai 250 cavalli-185 kW. Il primato negativo lo ha stabilito l’Audi, le cui vendite sono calate addirittura del 36 per cento, quindi la Mercedes con meno 19 e la BMW con meno 14 per cento.

Secondo alcuni studi e calcoli effettuati sui dati dei primi due mesi dell’anno, si stima che il mercato dell’auto in Italia potrebbe chiudersi, nel 2012, con appena1.500.000 nuove vetture vendute.

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