Niente da fare.
Quell’infelice tributo –
per lo Stato e per i cittadini – che si chiama
superbollo,
continuerà a esistere. Nonostante
l’effetto controproducente della sovrattassa,
certificato dalle associazioni della filiera dell’auto, che ha provocato nel
2012, tra minori entrate fiscali e mancato introito,
una perdita di circa 140 milioni di euro. Oltre ad aver annichilito il mercato, del nuovo e dell'usato, dei modelli sportivi.
Come se nulla fosse, il
Governo, procederà.
Stefano Fassina, il viceministro dell’Economia non ha gradito il tentativo di alcuni
senatori (Anna Maria Bernini, Anna Cinzia Bonfrisco, Remigio Ceroni, Emilio Floris, Maurizio Gasparri, Vincenzo Gibiino, Lucio Malan, Andrea Mandelli, Antonio Milo, Paolo Romani, Mariarosaria Rossi)
di bloccare il superbollo, che fa pagare 10 euro per ogni kW in eccedenza al limite di 185 kW (250 cavalli).
Il superbollo, introdotto nell’estate del 2011 (Governo Berlusconi) quindi rimarrà, anche se il
l’esecutivo con un ordine del giorno ha fatto sapere che si: “
impegna a valutare l'opportunità di dare attuazione al contenuto normativo dell'emendamento 6.321”.
Abolizione quindi rimbalzata a data da destinarsi
per una tassa che fa un po’ di confusione.
Non sempre le auto con più cavalli sono quelle più costose e lussuose. Basta perdere un paio di minuti e dare un occhiata a un semplice listino prezzi.