F1 Malesia, trionfo Ferrari e Vettel

F1 Malesia, trionfo Ferrari e Vettel
Ha funzionato tutto: il pilota, ma anche la macchina e la strategia

di Redazione

29.03.2015 ( Aggiornata il 29.03.2015 16:54 )

Mitica Malesia per la Ferrari: grandissima vittoria di Vettel, soprattutto perché ottenuta non sfruttando le disgrazie altrui, bensì i propri punti di forza. Oggi, ha funzionato tutto: il pilota ma anche la macchina e la strategia, con la seconda resa possibile dall’ottimo sfruttamento delle gomme della prima. Del resto il 4° posto di Raikkonen suona come una conferma, perché il finlandese è stato penalizzato non solo dalla posizione arretrata di partenza, ma in primo luogo da una toccata iniziale che lo ha costretto a un giro completo con una gomma forata. Quindi anche la sua è stata una gran gara in continua rimonta.

La differenza rispetto alle vittorie Red Bull dello scorso anno (fra l’altro Vettel le ha doppiate entrambe: emblematico) è che la Mercedes non è mancata. Anzi Hamilton ha fatto di tutto per cercare di recuperare, anche perché incalzato da Rosberg che con gomme più performanti ha ridotto il gap finale a meno di 4 secondi, quando quello fra 1° e 2° è stato di 8″5. Dunque a maggior merito del team Ferrari va detto che la vittoria non è stata dovuta a una “genialata” occasionale, ma ad una vera prova collettiva di bravura e consistenza tecnica.

Seguono le due Williams, con Bottas 5° e Massa 6° a oltre 1 minuto: una gara in cui hanno fatto la loro senza però entusiasmare. Più gratificante (relativamente) che Verstappen e Sainz siano arrivati 7° e 8° mettendo così le Toro Rosso davanti alle Red Bull, finite nona con Ricciardo e decima con Kvyat. Segnaliamo infine che se Stevens non ha nemmeno preso il via, Merhi ha tuttavia portato al traguardo la Manor, seppur a 3 giri di distacco, risultato che non è stato raggiunto dalla McLaren con Alonso e Buttonentrambi ritirati: lo spagnolo per mancanze di raffreddamento all’ERS, l’inglese per problemi al turbo.

Da segnalare che a fine gara sono stati distribuiti a raffica punti di penalità sulle licenze: 3 a Maldonado per non aver rispettato la velocità in regime di safety car, 2 a Hulkenberg per l’urto con Kvyat e altri 2 a Perez per aver mandato in testacoda Grosjean. Francamente, parificare questi ultimi due incidenti ci sembra quantomeno molto opinabile.

Con questo risultato la Ferrari sale seconda nella classifica costruttori (52 punti contro i 76 della Mercedes) e allo stesso modo Vettel è secondo fra i piloti con 40 punti, solo 3 meno di Hamilton. Seguono Rosberg a quota 33 e Massa a 20, contro i 12 di Raikkonen 5°. Ora appuntamento al prossimo GP, quello in Cina del prossimo 12 aprile, sempre con le nostre cronache.

F1 Malesia, trionfo Ferrari e Vettel - la classifica

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