Troppo estrema per essere vera. E Peugeot Vision GT non ha alcuna velleità di gettarsi nella mischia delle supercar in "carne e ossa". E' un esercizio di stile, ma anziché restarsene confinato al piedistallo di un salone, si offre agli appassionati, che potranno ritrovarla sul simulatore di guida GranTurismo 6. Non è la prima volta che un brand sceglie la consolle Sony per suggerire quelli che saranno i temi chiave del futuro. E a ben guardare la Peugeot Vision GT dice parecchio.
A cominciare da
tratti stilistici evoluti rispetto ai modelli oggi su strada. Il taglio dei gruppi ottici, la calandra, due particolari da tenere d'occhio perché potrebbero dirci
quale strada intraprenderà il Leone sui modelli di domani. Si può permettere anche licenze impensabili per una supercar reale, come l'
assenza dei finestrini che lascia ampio spazio alle sinuose forme della carrozzeria. I tocchi rossi non sono casuali, come spiega Gilles Vidal, direttore dello stile in Peugeot: sono l'omaggio alla divisione Peugeot Sport, che un prototipo in pista l'ha portato davvero e ci ha anche vinto. Era la
908 HDi FAP, vittoriosa a Le Mans, giusto per citare una gara a caso...
Delle sport prototipo la Vision GT riprende l'altezza ridottissima, appena 1 metro e 4 centimetri per il concept virtuale, spinto da un
motore V6 turbo da 3.2 litri e in grado di sviluppare qualcosa come
875 cavalli, chiamati a muovere una massa di 875 kg. Rapporto perfetto, 1:1. Dopo Koenigsegg, un'altra virtuosa degli equilibri peso-potenza. La trasmissione è affidata a un cambio 6 marce, mentre la trazione integrale scarica sull'asfalto coppia e cavalli, consentendo uno
zero-cento da Formula 1: 1.8 secondi.
Fabiano Polimeni