Volkswagen Golf GTE Sport Concept al Worthersee 2015

Volkswagen Golf GTE Sport Concept al Worthersee 2015
Motore della Polo Wrc e due unità elettriche: la potenza è da supersportiva, il design avveniristico

di Redazione

14.05.2015 ( Aggiornata il 14.05.2015 16:03 )

Come se non bastasse la Golf GTI Clubsport. Al Worthersee 2015 i tedeschi di Wolfsburg decidono di andare oltre, interpretare in maniera ancor più avveniristica il concetto della berlina e trasformarla in supersportiva ibrida, trasformarla in Volkswagen Golf GTE Sport Concept. Attenzione a quella sigla, GTE, perché tradisce l'architettura ibrida. Non sono solo tre lettere ad avvicinarla alla "normale" Golf che abbina motore 1.4 Tsi e motore elettrico, ma anche il particolare stilistico delle luci a led sul frontale, trasformate per diventare da elemento diurno "di contorno" a vero e proprio elemento integrante il gruppo ottico principale, senza abbandonare la caratteristica forma a C. Design che sfoggia portiere con apertura a elitra, incernierate come sulla XL1, che danno accesso a un abitacolo essenziale, interamente in fibra di carbonio, come tutta la carrozzeria d'altronde. Le linee aerodinamiche non hanno bisogno di troppi commenti, quelli che invece è bene spendere per l'architettura che spinge la Golf GTE Sport Concept da 0 a 100 km/h in appena 4"3 e le permette di raggiungere i 280 km/h di velocità massima. Tre motori si impegnano per garantire 400 cavalli e 670 Nm di coppia, due elettrici e uno termico, che di per sé sarebbe già garanzia di performance assicurate: è il quattro cilindri turbo Tsi 1.6 litri impiegato nel mondiale Wrc sulla Polo plurivincitrice di titoli iridati, capace di garantire alla causa 299 cavalli e 400 Nm. Ma se la Polo Wrc necessità di un albero di trasmissione tradizionale per la sua trazione integrale, il concept esposto al Worthersee può farne a meno, perché un motore elettrico è installato sull'asse posteriore e sviluppa 85 kw e 270 Nm. E' il cuore elettrico usato per muoversi a zero emissioni, nella modalità E-Mode, fino a 50 km di autonomia; all'anteriore, invece, all'interno della scatola del cambio DSG, trova posto una seconda unità, di pari potenza ma con 330 Nm di coppia: è chiamata in causa nelle fasi in cui serve la massima spinta, ottenibile nella modalità GTE Mode. La terza possibilità è di lasciare decidere all'elettronica la gestione delle fonti energetiche, con la Hybrid-Mode. Le novità non si fermano sul fronte motoristico, ma vanno oltre e coinvolgono l'abitacolo. I due sedili sono separati da una struttura imponente in fibra di carbonio, che avvolge i sedili sportivi. La strumentazione è studiata per dare informazioni complete al pilota e al passeggero, che sullo schermo davanti a sé può consultare velocità, marcia e giri motore (Info Mode), oppure scendere nelle raffinatezze delle accelerazioni laterali e longitudinali sviluppate (Data Mode). Per il pilota, tre display di diverse dimensioni, collocati a distanze variabili, sintetizzano tutte le informazioni utili alla guida, mentre la novità che fa stare a metà tra realtà e videogame la Volkswagen Golf GTE Sport Concept è la possibilità di proiettare la traiettoria di guida ottimale, per sfruttare ogni centimetro di pista. Da un'ibrida, per quanto con velleità da supersportiva, ci si attendono consumi contenuti, e la Sport Concept non fa eccezione: 2 litri/100 km dichiarati. Certo, già solo a guardarla non evoca economy run da record, ma ben altre pulsioni. Resterà show-car, per ritrovare altrettanta cavalleria su una Golf si dovrà attendere la R400, quella sì che si farà.   Fabiano Polimeni

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