Toyota Mirai, iniziano le vendite in Europa

Toyota Mirai, iniziano le vendite in Europa
Italia ferma al palo, mancano le stazioni di rifornimento: solo una a Bolzano sull'intero territorio nazionale

di Redazione

14.10.2015 ( Aggiornata il 14.10.2015 15:55 )

Non è ancora l'alternativa concreta per una mobilità di massa, l'auto a idrogeno. Tuttavia, è sintomatico l'arretramento che già sconta l'Italia rispetto ad altri Stati europei. Toyota Mirai sarà disponibile per gli automobilisti di Germania, Gran Bretagna, Danimarca e Belgio, ma non sarà commercializzata, per ora, in Italia. Perché? Assenza pressoché totale di stazioni di rifornimento. Se per le elettriche "classiche" il nodo è quello dei punti di ricarica, delle colonnine, nel caso delle auto a idrogeno serve superare alcune barriere legislative anzitutto. Dalle Alpi a Lampedusa, si conta un'unica stazione, a Bolzano, in grado di erogare idrogeno a 700 bar di pressione. «La normativa attuale prevede che, nel nostro Paese, le stazioni di rifornimento non possano erogare idrogeno a una pressione superiore a 350 bar, quando invece i serbatoi montati sulle moderne vetture a celle a combustibile garantiscono il funzionamento in totale sicurezza a 700 bar», ha commentato Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Italia. La differenza sostanziale tra auto elettriche da ricaricare e i prodotti come Mirai, alimentati da una fuel cell a idrogeno, sta proprio nella rapidità delle operazioni di rifornimento, quantificabili in circa 3 minuti nel caso della Mirai, contro le diverse ore necessarie per la ricarica classica di un'elettrica rimasta "a secco"; quanto all'autonomia di marcia, si posiziona ai vertici delle migliori proposte elettriche con la spina, visti i 500 km assicurati con un pieno di idrogeno da Toyota Mirai, stoccato in due serbatoi, sottoposti a lunghi test e anni di sviluppo, per assicurare l'assoluta tenuta e sicurezza, tanto da averli messi alla prova anche contro spari di proiettili. «L’Italia ha bisogno che tutte le istituzioni si impegnino per sviluppare e sfruttare al meglio una risorsa energetica così importante come l’idrogeno. L’obiettivo di Toyota è quello di convincere le istituzioni stesse della necessità di una rete autostradale a idrogeno strutturata ed efficiente, visto che l’utilizzo di tale risorsa rappresenterà, nel lungo periodo, un volano concreto non solo per la tutela dell’ambiente ma, soprattutto, per il benessere della nostra società e il rilancio della nostra economia», ha aggiunto Carlucci. Quanto alle specifiche tecniche di Toyota Mirai, la fuel cell e il pacco batterie (al nichel metallo idruro) alimentano un motore sincrono a magnete permanente da 154 cavalli e ben 335 Nm di coppia massima, valori assimilabili a quelli di un buon motore turbodiesel 2 litri di potenza media. Le prestazioni sono pari a 178 km/h di velocità massima, con un'accelerazione da 0 a 100 in 9"6. Fabiano Polimeni

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