Mercedes Vision Tokyo: lounge viaggiante

Mercedes Vision Tokyo: lounge viaggiante
Fuel cell a idrogeno, guida autonoma, design asimmetrico e interni a salottino sono le note distintive della show-car

di Redazione

28.10.2015 ( Aggiornata il 28.10.2015 15:13 )

C'è tanto di F015 Luxury in Motion, nel concept Mercedes Vision Tokyo. C'è l'esplorazione della guida autonoma, c'è la propulsione a idrogeno, con la fuel cell capace di garantire 790 km di autonomia di marcia, ai quali sommare i 190 km "elettrici con la spina", anche se la ricarica delle batterie fa tranquillamente a meno di qualsiasi cavo, essendo induttiva. Concettualmente la show-car riprende quel filone lì, saldamente ancorata agli standard di lusso elevato, reinterpretando però le forme della carrozzeria. Se Mercedes Luxury in Motion costituiva una curiosa rilettura del design di berlina di segmento superiore, Vision Tokyo punta verso linee che potremmo assimilare nella categoria dei monovolume. L'altezza generosa a 1 metro e 60, le proporzioni esterne, si avvicinano a una carrozzeria familiare al pubblico. Del tutto particolare è, invece, il modo nel quale reinterpreta l'idea. Vuole proporsi come lounge viaggiante, detta meglio: un salotto su ruote, rivolto alla Generazione Z, i giovani nati dal 1995 in poi, offrendo loro un'idea di auto che sia capace di soddisfare le esigenze di connessione e condivisione con la Rete ma al tempo stesso offrire un ambiente raccolto e ospitale. Per riuscirci, addio al concetto di sedili anteriori e posteriori, su Mercedes Vision Tokyo si sta tutti seduti (in cinque) su un divano a semicerchio, al centro del quale spiccano i due dispositivi capaci di proiettare i contenuti del sistema di infotainment sotto forma di ologrammi.

La gallery di Mercedes Vision Tokyo

L'illuminazione gioca un ruolo chiave, così ecco integrati i led nei sedili in pelle e intorno al pannello dell'unica, grande, portiera per l'accesso a bordo. La simmetria tra lato destro resta nelle vetrature, peraltro in tinta con la carrozzeria, il monochrome Alubeam, soluzione scelta per garantire al tempo stesso privacy a bordo e luminosità. Detto dell'apertura verso l'alto della portiera, sul pannello interno trova spazio un enorme display con le indicazioni più varie sul percorso. Guida autonoma a parte, c'è la possibilità di mettersi al volante e prendere i comandi, che fuoriescono all'occorrenza, schienale compreso, nascosto nella seduta. La visuale dal posto guida risulterà inconsueta, perché il parabrezza è un unico pannello ricurvo, avvolgente, con i montanti arretrati rispetto al posizionamento tradizionale. Le dimensioni di Mercedes Vision Tokyo sono importanti, con 4 metri e 80 centimetri di lunghezza, 210 centimetri in larghezza e 1 metro e 60 d'altezza. Design morbido e avvolgente, spezzato da aperture sul frontale, dominato dall'enorme calandra luminosa e dalle molteplici configurazioni, variando colore e grafica tra molteplici soluzioni (compresa la replica di un equalizzatore se a bordo si sta ascoltando della musica). Gruppi ottici sottili, cerchi in lega da 26 pollici e un posteriore sul quale i designer hanno lavorato con anelli a led sul lunotto per creare una marcata profondità visiva. Illuminata di blu è anche la pinna sul tetto, dove è stata collocata la telecamera a 360° che funziona da occhio elettronico per il sistema di guida autonoma. Fabiano Polimeni

Salone di Tokyo 2015 - parte 1

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