McLaren P1, conclusa la produzione

In due anni è passata dalla presentazione al Salone di Ginevra alla chiusura della produzione. Se stessimo parlando di un'auto normale, sarebbe un flop clamoroso. Ma si discute di hypercar, di McLaren P1, l'arma totale sfoggiata dalla casa inglese, una delle "tre sorelle" per nulla amiche, con LaFerrari e 918 Spyder. Era previsto che ne venissero realizzate 375 e l'impianto di Woking ha portato a termine gli ordini, ovviamente è superfluo sottolineare come ogni esemplare fosse stato già acquistato al momento della presentazione. Per i modelli-icone funziona così. Chiusa questa fase, si apre quella rivolta alla P1 GTR, oggetto da pista riservato a un ristretto numero di già proprietari della P1, quanti vorranno entrare a far parte del programma per i clienti sportivi McLaren e partecipare agli eventi realizzati dalla casa. La produzione dei 50 esemplari di P1 GTR è previsto duri fino ai primi mesi del 2016, dopodiché sarà il momento di iniziare a pensare come e quando partorire una nuova Ultimate Series. Sono serviti 15 anni perché la McLaren F1, prodotta fino al 1998 in 106 esemplari complessivamente, avesse un'erede, quanto ci vorrà perché P1 passi il testimone? Al momento in McLaren non fissano alcuna data, ma dei requisiti fondamentali che il prossimo prodotto dovrà avere: «McLaren P1 si è già consolidata come un'icona e qualunque altra auto andrà a proseguire il filone delle Ultimate Series dovrà essere un'erede degna, un significativo cambio di passo nella tecnologia o nelle prestazioni è richiesto perché ciò possa avvenire. In questo momento il futuro non è ancora stato definito», le parole di Mike Flewitt, CEO McLaren e responsabile dello sviluppo, produzione e distribuzione di P1, riportata da Autocar. P1 nasce intorno a un powertrain ibrido, con motore V8 biturbo da 3.8 litri, capace di erogare 737 cavalli e abbinato a due motori elettrici per un complessivo extra di 179 cavalli, tali da portare la potenza di sistema a 916 cavalli. Fabiano Polimeni