Consumi reali auto, anche Opel sceglie la trasparenza

Consumi reali auto, anche Opel sceglie la trasparenza
Nel corso del 2016 saranno resi noti i dati misurati con il ciclo WLTP. Al lavoro anche per migliorare il sistema SCR

di Redazione

15.12.2015 ( Aggiornata il 15.12.2015 15:02 )

A muoversi per primi, sul tema dei consumi reali, sono stati i francesi di PSA, con l'annuncio che nel corso del 2016 avrebbero reso noti i valori riscontrati effettivamente su strada. Adesso anche Opel sceglie la strada della trasparenza, annunciando che dal secondo trimestre del prossimo anno effettuerà su alcuni modelli delle rilevazioni dei consumi basate sul ciclo WLTP (World Harmonized Light Duty Vehicles Test Procedure) e andranno ad affiancare i dati registrati secondo il ciclo oggi in vigore, il NEDC. Pur risultando ancora un test di laboratorio, il WLTP è decisamente più probante e veritiero di quanto non sia il NEDC, analizzato nelle sue criticità sul numero di novembre di Auto. La seconda misura annunciata da Opel riguarda lo sviluppo ulteriore del sistema SCR per il post-trattamento delle emissioni di NOx: gli ingegneri sono al lavoro per migliorare ulteriormente l'efficacia e a partire dalla produzione estiva dei modelli turbodiesel Opel verranno implementati i nuovi accorgimenti; c'è di più, visto che anche su 43 mila veicoli già circolanti in Europa, tra Opel Zafira Tourer, Opel Insignia e Opel Cascada, sarà fatta un'operazione di aggiornamento volontaria dei parametri di controllo del motore. «Gli eventi delle ultime settimane e degli ultimi mesi, e il relativo dibattito, hanno evidenziato l’enorme attenzione rivolta al settore automotive, ed è ora di agire sulla base di questi insegnamenti. Per me è ovvio che il dibattito sul diesel rappresenta un punto di svolta. Il mondo non è più quello di prima. Non possiamo ignorarlo e spetta agli operatori del mondo automotive modificare la percezione di questa nuova realtà. Le analisi che abbiamo condotto negli ultimi mesi dimostrano che le nostre vetture non dispongono di alcun dispositivo che rilevi se il veicolo stia eseguendo un test sulle emissioni o meno. Ciononostante riteniamo di poter migliorare ulteriormente l’efficacia dei sistemi di post-trattamento delle emissioni di ossidi d’azoto sui nostri motori diesel Euro 6 grazie al sistema SCR, e stiamo procedendo nella direzione delle future norme RDE», ha commentato Karl-Thomas Neumann, amministratore delegato di Opel. «Il sistema SCR sarà quello prevalentemente utilizzato nei nostri diesel Euro 6 in futuro e continueremo a sviluppare le tecnologie relative per raggiungere un’efficienza superiore». Fabiano Polimeni

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