Alpine Vision Concept: su strada nel 2017

Alpine Vision Concept: su strada nel 2017
Lo stile è pressoché definitivo, i tecnici hanno un obiettivo: un'accelerazione inferiore ai 4"5 sullo 0-100 km/h

di Redazione

16.02.2016 ( Aggiornata il 16.02.2016 16:40 )

Fa un altro passo verso il progetto finale, quello che arriverà su strada a inizio 2017, Alpine. Vision è l'ultima evoluzione del concetto anticipato da Celebration, in occasione della 24 Ore di Le Mans 2015, a sua volta step ulteriore di una storia che da anni ormai accompagna il ritorno del marchio sul palcoscenico internazionale. A Montecarlo, location non casuale scelta per l'annuncio della Vision, sono arrivati dettagli interessanti, anche se non la tanto attesa scheda tecnica. Alpine tornerà protagonista in Europa il prossimo anno, mercato al quale seguiranno altri selezionati globalmente per accogliere la sportiva due posti a trazione posteriore prodotta a Dieppe da Renault Sport. Sarà spinta da un quattro cilindri turbocompresso - le anticipazioni degli ultimi mesi vanno nella direzione di un nuovo 1.8 litri da 250 e 300 cavalli, due livelli di potenza per altrettante varianti della coupé - e l'obiettivo ambizioso che si pongono i tecnici è un'accelerazione inferiore ai 4"5 sullo zero-cento. Aiuterà la massa complessiva, ci si attende un prodotto da 1.100 kg circa, ma non trapela nulla di più. Eccezion fatta per un ampio corredo di immagini, a presentare uno stile, questo sì, praticamente definitivo. Alpine Vision richiama la berlinetta protagonista nei rally negli anni Settanta e sul Col de Turini in particolare, nei Montecarlo corsi (e vinti); oggi, il marchio è impegnato in pista con la A460, prototipo che parteciperà al mondiale Endurance 2016 in classe LMP2. Sul versante delle competizioni, il marchio c'è eccome, dovrà rinascere su quello del prodotto. La versione definitiva sarà presentata sul finire del 2016 (al Salone di Parigi?) e si caratterizzerà, come Alpine Vision, per soluzioni che richiamano il passato. I gruppi ottici anteriori, in particolar modo, con proiettori principali completati da altri supplementari e accentrati, o la linea della coda, con griglia di raffreddamento alla base del lunotto. Cambieranno, è facile immaginare, le forme degli specchietti, per farsi meno avveniristiche. Le proporzioni, invece, resteranno immutate. Finora mancavano all'appello gli interni: come sarebbe stata la Alpine dentro? L'abitacolo sfoggia un mix di materiali quantomai variegato: microfibra, pelle, carbonio e alluminio, tutti inseriti in punti nevralgici. C'è poi la tecnologia degli schermi TFT per la strumentazione e l'infotainment, al centro della plancia, un elemento molto elaborato nel design, con orologio integrato; le levette dei comandi secondari in plancia, come anche le manopole della climatizzazione, spiccano per le forme originali e la realizzazione in alluminio. In basso, invece, il tunnel si presenta con una soluzione sospesa, rivestito in pelle nella parte superiore, alluminio a vista in basso, stessa combinazione sfoggiata peraltro sui sedili, con l'aggiunta della microfibra per seduta e schienale. Fabiano Polimeni

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