Audi R8 Spyder V10, esordio a New York

Audi R8 Spyder V10, esordio a New York
Prestazioni pressoché identiche alla coupé. Il telaio ASF è del 50% più rigido che in passato e il rapporto peso-potenza ringrazia

di Redazione

23.03.2016 ( Aggiornata il 23.03.2016 18:33 )

Accolta la coupé, restava da scoprire la nuova generazione di Audi R8 Spyder, che puntualmente si presenta al Salone di New York. Invariate le note tecniche, con il motore V10 5.2 litri a sviluppare 540 cavalli e 540 Nm di coppia massima, caratterizzato da soluzioni come la doppia iniezione, diretta FSI e indiretta nei condotti di aspirazione. Medesimo schema della trasmissione, cambio S-Tronic doppia frizione 7 marce e trazione Quattro attivata dalla chiusura di una frizione a lamelle, capace di trasferire la coppia all'asse anteriore quando necessario. Cambia, invece, lo stile, necessariamente influenzato dall'adozione dalla capote in tessuto, ad azionamento elettro-idraulico e capace di ripiegarsi in 20", anche in marcia, fino a 50 km/h. Complessivamente, il peso della capote e del meccanismo per il suo funzionamento è di 44 kg, che contribuisce a fissare la massa totale dell'auto a 1.612 kg, di cui 208 sul telaio ASF e la carrozzeria. L'Audi Space Frame si evolve nettamente nel confronto con la precedente R8 Spyder, arrivando a incrementare del 50% la rigidità torsionale, adottando una composizione multimateriale, ottimizzata secondo le diverse aree e le sollecitazioni da sopportare. Per il 79,6% si compone di alluminio - lavorando con diversi processi produttivi - sposato con la fibra di carbonio. Rispetto alla R8 coupé, i tecnici Audi sono intervenuti per rinforzare i longheroni sottoporta, i montanti anteriori e la cornice del parabrezza, accorgimenti classici nella trasformazione di una coupé in roadster. Dicevamo del design, modificato nella zona centrale, là dove l'alloggiamento della capote è caratterizzato da gobbe centrali color alluminio, con tre griglie di ventilazione in corrispondenza del vano motore, oltre a una supplementare posizionata tra i gruppi ottici posteriori. Se c'è qualcosa che varia in maniera minima tra le due carrozzerie di R8, quelle sono le prestazioni. La trasformazione non incide sui numeri assoluti, perché da zero a cento orari la Spyder accelera in 3"6, pagando appena 1 decimo al miglior tempo della coupé, mentre in velocità massima lascia 2 km/h, fermandosi a 318 orari. Apprezzabile, inoltre, la consistente diminuzione dei consumi, pari al 10% sulla vecchia Spyder e dichiarati in 11,7 litri/100 km, a vantaggio dei quali va anche l'implementazione della funzione coasting, il veleggiamento con motore e trasmissione disaccoppiati, per sfruttare l'abbrivio. Sul fronte della dinamica di marcia, l'Audi Drive Select consentirà di ritagliare l'assetto su quattro diverse modalità d'utilizzo, alle quali sommare ulteriori tre settaggi - Dry, Wet e Snow - qualora si scelga l'optional del volante Performance R8. L'elenco delle dotazioni a richiesta comprende anche i fari a led laser - quelli full led sono di serie - e l'Audi Connect per collegarsi a internet con velocità LTE. Non rinuncia a un solido comparto infotainment, racchiuso nell'Audi Virtual Cockpit da 12,3 pollici, evoluto dalla possibilità di replicare alcuni contenuti dello smartphone su di esso, aggiornamento che nei prossimi mesi arriverà anche su Audi R8. Più interessante, viste le specializzazioni di Audi R8 Spyder, è sapere di un impianto frenante con pinze a 8 pistoncini all'anteriore e 4 al posteriore, dietro cerchi da 19 pollici che, a richiesta, possono diventare da 20; così come optional sono i dischi carboceramici. La prevendita della Spyder inizierà a maggio, il lancio sul mercato è atteso sul finire dell'estate. Fabiano Polimeni

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