Dieselgate, il Governo italiano alla Germania: trattate con noi, non con FCA

Dieselgate, il Governo italiano alla Germania: trattate con noi, non con FCA

La posizione del governo italiano è comunque chiara: avviare subito "un dialogo ufficiale"

di Francesco Forni

20.05.2016 21:17

L'onda lunga del dieselgate ha provocato un'invasione di campo. Italia-Germania e, in mezzo, Fca. L'indagine sulle emissioni dei motori diesel condotta dal governo tedesco - dopo la vicenda Volkswagen - è diventato un caso internazionale che ha spinto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, a ricordare a Berlino che il confronto sulle emissioni dei veicoli Fca deve avvenire "tramite le due autorità di omologazione nazionale", quindi tra il suo ministero e la Kba e non tra l'autorità tedesca e la società automobilistica.

L'antefatto: ieri, su indicazione del governo italiano, l'azienda automobilistica ha disertato il tavolo, convocato a Berlino dal ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, nell'ambito dell'indagine sulle emissioni. "Questo atteggiamento non collaborativo di Fiat - ha commentato lo stesso Dobrindt - è del tutto incomprensibile. Qui ci sono delle segnalazioni concrete sul tavolo. Sarebbe opportuno che Fca si presentasse alla commssione d'indagine".

Da qui la precisazione di Delrio per riportare il confronto sui tavoli istituzionali. C'è la "piena e completa disponibilità del costruttore Fca - dice il ministro dei Trasporti italiano - i cui modelli sono omologati in Italia, nel fornire all'Autorità competente di omologazione tedesca (Kba) una serie di informazioni in merito alle proprie strategie di controllo delle emissioni". Dobrindt dal canto suo annuncia che la Kba "invierà la documentazione con i risultati delle misure all'autorità di omologazione italiana. Le autorità" di Roma, spiegano da Berlino "devono valutare se le regole siano state rispettate. Non può essere - dice ancora il ministro tedesco - che una legge europea sia formulata in modo che i produttori di motori possano nascondere parti dei motori stessi, con la scusa del segreto industriale".

La posizione del governo italiano è comunque chiara: avviare subito "un dialogo ufficiale", dice Delrio, tra le rispettive autorità di omologazione, invece - è l'avvertimento lanciato alla Germania - "che proseguire nell'interlocuzione diretta con il costruttore".

Ci sarà da discutere, le distanze ci sono.

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