Alfa Romeo chiude alla grande la Pechino-Parigi 2016

Alfa Romeo chiude alla grande la Pechino-Parigi 2016

Ai Campi Elisi la nuova Giulia ha "ricevuto" le veterane 1.300 Ti del 1969 e Super 1.3 del 1973 che hanno compiuto la traversata

di Redazione

19.07.2016 19:13

Finale alla grande nella celebre Place Vendôme, per la quinta rievocazione storica della "Pechino-Parigi" che ha visto la partecipazione di due Alfa Romeo storiche della Scuderia del Portello: una Giulia 1.300 Ti del 1969 e una Giulia Super 1.3 del 1973.

Le due veterane sono state protagoniste di una cerimonia di gala organizzata presso il Motor Village di Parigi, situato sugli Champs Elysées, dove ad attenderle c'era la nuova Giulia

Le due vetture d'epoca sono partite il 12 giugno dalla capitale cinese e hanno affrontato un percorso di quasi 14.000 km attraversando 11 Paesi: Cina, Mongolia, Russia, Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera e Francia. Tra le zone più dure di certo il deserto del Gobi e la Mongolia dove gli equipaggi hanno dormito per diverse notti nel deserto e dovuto affrontare prove speciali lunghe fino a 40/50 chilometri, pietraie e persino l'attraversamento di un fiume vorticoso.

Nei 5000 chilometri della Siberia si è avuta la tappa più lunga del rally: 668 chilometri, da Novosibirsk a Omsk. L'unica tappa italiana, tra il 13 e il 14 luglio, ha visto gli equipaggi giungere a San Martino di Castrozza dopo una serie di prove rese ancor più difficili dal maltempo che ha costretto gli organizzatori a cancellare alcuni test sui passi alpini chiusi per la nevicata notturna.

La prima Giulia d'epoca è stata condotta da Marco Cajani, presidente della Scuderia del Portello, e Alessandro Morteo co-driver, mentre la seconda è stata affidata al giornalista Roberto Chiodi con accanto la moglie Maria Rita Degli Esposti. In dettaglio, Chiodi ha conquistato la medaglia d'oro per aver concluso in orario tutte le giornate di gara e aver disputato entro il tempo massimo consentito le innumerevoli prove speciali previste nelle cinque settimane del rally. Inoltre si è piazzato tredicesimo assoluto, secondo di categoria e primo dei sette equipaggi italiani. Sua moglie è infine la terza co-driver con il miglior piazzamento assoluto fra tutti i concorrenti. Inoltre, le due Giulia d'epoca si sono classificate seconda e terza nella speciale classifica di classe della Coppa Europa che prendeva in considerazione soltanto i risultati conseguiti dalla Polonia a Parigi.

La Scuderia del Portello, squadra ufficiale del Biscione, per portare a termine questo leggendario rally ha potuto contare sul supporto sia di Alfa Romeo sia del marchio Mopar.

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