Tommy, l'allarme acustico che tutela gli automobilisti disabili

Tommy, l'allarme acustico che tutela gli automobilisti disabili

L'Automobile Club d'Italia, Insettopia e il Comune di Roma istalleranno in vari punti della Capitale il dispositivo che tutela le aree di sosta riservate ai disabili

di Redazione

19.09.2016 16:08

La disattenzione ma soprattutto l'assenza di senso civico da parte di alcuni automobilisti può portare a drastiche soluzioni. Amali estremi estremi rimedi e se nemmeno i parcheggi riservati ai diversamente abili vengono rispettati è giusto che le istutuzioni prendano ogni provvedimento per tutelare le categorie più sensibili. 

Così, in occasione della Settimana europea della Mobilità, l’Automobile Club d’Italia e Roma Capitale annunciano la sperimentazione estesa su strada del dispositivo “Tommy 2.0”, a tutela delle aree di sosta riservate ai disabili.

Il prototipo di “Tommy” è già stato testato in anteprima nazionale, sempre a Roma, con forte gradimento di cittadini ed automobilisti, ma varie trafile burocratiche ne hanno ostacolato il riconoscimento normativo e la diffusione sul territorio, esponendo la mobilità dei disabili ai rischi derivanti dalla maleducazione e dalla disattenzione degli utenti della strada.

Ora la sperimentazione del dissuasore è stata approvata anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il dispositivo è semplice, economico e di facile istallazione: un sensore verifica l’occupazione dell’area ed attiva un segnale sonoro in presenza di veicoli non autorizzati. L’allarme si interrompe quando il parcheggio viene liberato dal trasgressore oppure con il telecomando abilitato.

Durante i test finora condotti dall’ACI, la sensibilizzazione acustica e il conseguente “effetto gogna” per i trasgressori hanno dimostrato più efficacia della semplice sanzione nello scongiurare l’occupazione impropria degli spazi riservati ai disabili.

Il nome Tommy deriva da Tommaso, figlio autistico di Gianluca Nicoletti, fondatore di Insettopia: una onlus ma anche un’idea di città ideale, in cui un disabile può parcheggiare nel posto assegnatogli senza temere di trovarlo occupato. Il progetto è stato  poi ingegnerizzato da ACI Consult, società del gruppo ACI specializzata in servizi per l’ambiente e la mobilità, il cui direttore Riccardo Colicchia dichiara: “più che a dissuadere dalla sosta selvaggia, Tommy serve a sensibilizzare gli automobilisti sull’osservanza delle regole del Codice della Strada e più in generale sul rispetto dei diritti comuni”.

La mobilità è un diritto inalienabile tutelato dalla Costituzione – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – ed ACI ne è il primo garante verso le istituzioni e i cittadini”. “La peculiarità di una città come la Capitale – ha affermato la presidente dell’Automobile Club Roma, Giuseppina Fusco – richiede il massimo sforzo della filiera territoriale della mobilità per consentire ai cittadini di muoversi in modo responsabile e sostenibile”.

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