FCA, è scontro tra Germania e ministero dei Trasporti italiano

FCA, è scontro tra Germania e ministero dei Trasporti italiano

Il ministro Del Rio replica alla richiesta tedesca di richiamare Fiat 500X, Jeep Renegade e Fiat Doblò sulla base dei test condotti dal KBA

17.01.2017 18:34

Da un lato la partita con l'EPA, sulle emissioni inquinanti dei motori turbodiesel 3 litri montanti su Dodge RAM e Jeep Grand Cherokee. Dall'alto la querelle europea, che vede protagonisti il ministero dei Trasporti italiano e quello tedesco, uno a lanciare "ultimatum" l'altro a rispondere per le rime, con una documentazione che accerta la conformità alla normativa delle emissioni inquinanti rilevate su Fiat 500X, Jeep Renegade e Fiat Doblò diesel, modelli contestati dal KBA tedesco, ente del ministero dei Trasporti, incaricato di rilasciare l'omologazione a veicoli e componenti per la circolazione sul suolo nazionale.

Il terreno di mediazione a livello istituzionale sarà in sede europea, con il ministero dei Trasporti italiano in attesa che si definisca una data utile per l'incontro con la Commissione UE e le autorità tedesche, si legge in una nota del dicastero guidato da Graziano Del Rio. Secondo i riscontri del KBA, le emissioni inquinanti registrate sui tre modelli elencati non sarebbero in regola con la normativa antinquinamento vigente. In tali casi, la procedura pevista dalla direttiva comunitaria 2007/46 CE, vuole che vengano richieste analisi specifiche al ministero dei Trasporti del paese in cui i modelli in oggetto hanno ottenuto l'omologazione, quindi l'Italia. Le verifiche - dopo la ricezione dei dati dei test del KBA, svolti tra aprile e maggio dello scorso anno - sono state effettuate e i modelli risultati in regola, con il conseguente report di dati trasmesso in Commissione Europea e visionato dalle autorità tedesche lo scorso novembre.

Tuttavia, il livello dello scontro ha raggiunto momenti di frizione quando dalla Germania è arrivata la richiesta di richiamare i tre modelli del gruppo FCA accusati di difformità. «E' una proposta irricevibile, non si danno ordini a un paese sovrano come l'Italia. L'autorità di omologazione italiana è quella deputata a stabilire la correttezza dei dispositivi e noi l'abbiamo stabilita, esattamente come loro hanno stabilito le irregolarità sulla Volkswagen. Queste sono le relazioni tra buoni vicini, che si rispettano. Non abbiamo niente da nascondere, per questo i dati sono a disposizione della Commissione Europea, ma non accettiamo imposizioni per le campagne elettorali o tensioni interne a un Paese», ha replicato il ministro Del Rio.

Detto come sia totalmente errato qualsiasi parallelismo tra il caso dieselgate Volkswagen e la vicenda che riguarda FCA e di come negli USA l'EPA abbia contestato la mancata denuncia delle strategie di controllo del motore in sede di richiesta del certificato di omologazione necessario per la commercializzazione, alla quale il gruppo ha replicato, in Germania le autorità competenti potrebbero unicamente appellarsi alle Clausole di salvaguardia nel caso specifico delle contestazioni mosse a Fiat 500X, Jeep Renegade e Fiat Doblò. Ovvero, rifiutare l'immatricolazione dei veicoli (per un periodo massimo di 6 mesi) ma solo se viene provato un grave rischio per la sicurezza stradale o sono gravemente novici per l'ambiente o la salute pubblica. «La Germania potrebbe rifiutare l'autorizzazione alla vendita e alla messa in circolazione della Fiat 500X, della Jeep Renegade e del Doblò solo e unicamente nel suo mercato. Ma non risulta però previsto un blocco della circolazione», ha commentato Marco Mauri direttore Innovazione e sviluppo di ACI Global.

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