Ferrari: niente Suv e interesse ma investire in Formula 1

Ferrari: niente Suv e interesse ma investire in Formula 1

Sergio Marchionne ha commentato i risultati finanziari Ferrari, anticipando alcune linee guida per il futuro. Ma niente sport utility: "Non vogliamo imbastardire il marchio"

di Francesco Colla

03.02.2017 12:02

La conference call con gli analisti tenuta da Sergio Marchionne in seguito alla pubblicazione dei conti Ferrari è stata, come da tradizione, spunto per anticipare alcune strategie del marchio di Maranello. 

E se la scorsa settimana Marchionne aveva commentato in qualità di amministratore delegato i numeri (record) FCA, ieri il manager è tornato a parlare ma nel ruolo di presidente Ferrari. Il cavallino galoppa come non mai e a un anno dal debutto a Piazza Affari, dove le sue azioni hanno per la prima volta oltrepassato quota 60 euro. Un successo che garantirà ricchi dividendi agli azionisti, per un totale di 120 milioni, e che dovrebbe essere solo l’inizio di un fine decennio in crescita. E non si parla solo si produrre più auto, passando dalle 7 mila scarse dell’era Montezemolo alle 9 mila stimate per i prossimi anni: "È stato un anno buono, siamo soddisfatti dei progressi fatti - ha concluso il presidente - vedrete nei prossimi due-tre anni, nella gamma Ferrari, prodotti che oggi non ci sono ma agiremo con prudenza, senza snaturare il brand". Niente sport utility marchiati col cavallino "perchè non bisogna imbastardire il marchio portandolo fuori dal suo dna".

Inoltre Marchionne ha confermato l'interesse Ferrari ad acquisire una quota della Formula One Group, società che verrà creata entro l'anno dai nuovi proprietari del Circus, Liberty Media. Il manager ha comunque tenuto a precisare che prima di investire serve chiarezza su cosa succederà dopo il 2020 alla scadenza del "Patto della Concordia". Ma "non si tratta solo di una questione legata a un investimento finanziario. Diventare un azionista senza voto in un'entità che di fatto ci tiene imprigionati senza sapere come il mondo sarà dopo il 2021 è qualcosa che considero non saggio. Una volta che ci sarà chiarezza e su cosa Ferrari potrebbe ottenere dal suo coinvolgimento nelle attività della Formula 1, sarà molto piu' facile decidere se vogliamo partecipare

 

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