Gli automobilisti italiani considerati i meno responsabili d'Europa

Gli automobilisti italiani considerati i meno responsabili d'Europa
E' solo uno dei dati che emergono dal Barometro europeo della guida responsabile 2017. Oltre la metà degli intervistati riconosce la distrazione al volante come un rischio grave ma fa poco per limitarla

21.04.2017 17:08

Se alla consapevolezza verbale degli intervistati corrispondesse un comportamento responsabile, allora i risultati in materia di sicurezza stradale sarebbero senza alcun dubbio migliori. Accade che il Barometro europeo della guida responsabile 2017 stilato dalla Fondazione Vinci Autoroutes rilevi come ben il 57% degli intervistati riconosca nella disattenzione al volante la principale causa di incidenti stradali, anche più della guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

L'indagine condotta da Ipsos ha intervistato un campione di 12.429 cittadini europei di 11 Stati membri e dalle risposte emerge una percezione reale dei problemi legati alle condotte di guida. L'automobilista italiano è visto in assoluto come il meno responsabile, votato dal 27% degli intervistati. Siamo in "buona" compagnia, con la Grecia al secondo posto (18%) e Polonia (16%). Secondo il 38% di chi ha risposto alle domande poste da Ipsos, invece, gli svedesi sono gli automobilisti più responsabili, seguiti dai tedeschi (25%) e dagli olandesi (12%). 

Bravi ad additare i peggiori, salvo scoprire che al 54% degli automobilisti europei è capitato di insultare altri al volante (svetta il 73% registrato in Grecia), il 55% dimentica di utilizzare le frecce prima di svoltare (il 60% in Italia) e il 21% ancora è restìo ad allacciare le cinture di sicurezza (31% in Italia). Abbiamo maggior consapevolezza, invece, rispetto alla media europea, sull'importanza di non mettersi al volante se molto stanchi - il 40% considera la sonnolenza una tra le cause principali di incidenti -: il 31% dichiara di guidare comunque contro il 36% della media registrata in 11 Paesi membri. 

Non edificante quel 25% di automobilisti italiani che ha dichiarato di scendere dall'auto per "regolare" a tu per tu incomprensioni al volante, contro un modesto 15% europeo. Diffuso il timore dell'aggressività altrui (l'80% degli intervistati) con una punta dell'86% in Francia e Slovacchia. 

Tornando alle distrazioni al volante, il 43% dichiara di utilizzare un dispositivo bluetooth per telefonare (il 52% in Italia, appena il 31% nel Regno Unito), ben il 39% ammette di essere distratto dalle regolazioni al navigatore, il 32% utilizza il telefono senza vivavoce (il 54% degli intervistati in Grecia) e un 24% di incoscienti continua a scrivere o leggere sms e mail mentre è alla guida, "record" negativo che raggiunge il 32% in Italia.

La Commissione europea punta a un piano ambizioso, il dimezzamento dei morti per incidenti stradali nel 2020 rispetto al dato registrato nel 2010. A fine 2016 si è raggiunto solo il 19% e, considerate le condotte al volante ammesse, l'obiettivo appare lontano.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese