Mille Miglia, l'Alfa di Nuvolari torna al successo

Mille Miglia, l'Alfa di Nuvolari torna al successo

Dopo 87 anni la 6C 1750 GS trona al trionfo pilotata dalla coppia Vesco e Guerini

di Alessandro Vai

22.05.2017 10:07

L’equipaggio composto da Andrea Vesco e Andrea Guerini, entrambi bresciani, ha vinto l’edizione 2017 della Mille Miglia storica a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1930. Quella che ha concluso davanti a tutti la quarta tappa Parma-Brescia è la stessa auto con cui Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti vinsero la gara bresciana nel 1930. Oltre al mito del sorpasso a fari spenti, quella gara vide il mantovano volante conquistare il record dei 100 km/h di velocità media su tutto il percorso. Per Vesco e Guerini si tratta del secondo successo consecutivo e mai nessuno era riuscito a centrare due vittorie in due anni con lo stesso equipaggio.

Al secondo posto l’equipaggio veneto Luca Patron e Massimo Casale su Om 665 Superba. Terzi i coniugi mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca, già vincitori nel 2011 e nel 2014, che hanno corso su un’Alfa Romeo 6C 1500. Due Alfa su tre, dunque, compongono il podio della corsa che Enzo Ferrari definiva “il più bel museo viaggiante al mondo”.

Mille Miglia 2017, vincono Vesco e Guerini su Alfa

Mille Miglia 2017, vincono Vesco e Guerini su Alfa

L’equipaggio composto da Andrea Vesco e Andrea Guerini, entrambi bresciani, ha vinto l’edizione 2017 della Mille Miglia storica a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1930, la stessa con cui Nuvolari vinse l'edizione di quell'anno.

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Nella rievocazione storica numero 35 si sono presentate al via 440 vetture costruite tra il 1927 e il 1957, provenienti da 41 Paesi di 5 continenti. La prima tappa da Brescia a Padova, ha visto la carovana transitare prima lungo i classici passaggi sul Lago di Garda, attraverso Sirmione e Desenzano, per poi superare Verona e Vicenza e arrivare a Padova fermandosi in Piazza Prato della Valle dove ad attenderle c’era un pubblico di appassionati, ma anche tanti curiosi che hanno salutato gli equipaggi a bordo delle loro auto. La seconda tappa ha collegato la città veneta a Roma. Le auto d’epoca hanno affrontato un percorso suggestivo tra le più belle cittadine del centro Italia: da Ferrara a Ravenna, da San Marino a Urbino, da Gubbio a Perugia e Terni. Fino a raggiungere Roma in tarda serata, dove si è svolta la spettacolare passerella in Via Veneto e il consueto tour notturno nel cuore dell’Urbe funestato da un violentissimo temporale. Proprio la pioggia ha causato, fin dal mattino del sabato, il ritiro di oltre quaranta equipaggi, fra cui alcuni concorrenti dati alla vigilia tra i favoriti.

Ha dato forfait anche l’ex pilota di Formula 1 Arturo Merzario, che benché ritirato si è presentato al traguardo di Parma dove è stato acclamato dal pubblico. La terza tappa si è conclusa sabato a Parma, dopo aver attraversato il tratto più classico della corsa che ha visto toccate Ronciglione, Viterbo, Radicofani e Siena, con l’irrinunciabile spettacolo di Piazza del Campo. Da Siena le vetture hanno poi puntato verso Nord passando da Montecatini Terme e Pistoia, valicando gli Appennini lungo il Passo dell’Abetone, per poi percorrere la pianura da Reggio Emilia a Modena. Così nella quarta tappa di domenica sono rimasti solo gli ultimi 120 chilometri da Parma a Brescia; particolarmente suggestive e decisive per la vittoria finale dell’Alfa Romeo, sono state le prove cronometrate finali sulle piste dei Tornado del 6º Stormo all’Aeroporto militare di Ghedi. 

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