Jaguar F-Type Rally, di traverso rispolvera le origini

Jaguar F-Type Rally, di traverso rispolvera le origini
Una trasformazione insolita per una Jaguar, la F-Type Convertible diventa auto da rally. Agli albori del marchio la XK 120 respirò l'aria delle corse epiche, rally anche allora, tra Tulip, Alpine e RAC

12.11.2018 15:37

“Destra 3 in sinistra lunga”, note insolite risuonano nell’abitacolo di Jaguar F-Type, che per celebrare i 70 anni di storia del marchio, da quel 1948 in cui XK 120 scese in strada, si regala un’interpretazione rallystica della spider. Richiama la Chequered Flag Limited Edition, recentissima new entry disponibile nelle concessionarie, in Italia con un listino da 77.340 euro, lo fa nello stile, perché nella tecnica è un adattamento unico quello richiesto dalla trasformazione in auto da rally.

Tutto secondo specifiche tecniche FIA, così da creare un’auto virtualmente pronta per affrontare una vera prova speciale. Altre sfide e altri tempi, seppur anche allora rally, affrontò la XK 120, inossidabile nel resistere al Rally Tulip (vinto nel 1951) al Rally Alpine e vincitrice del Rally RAC che, ancora oggi, è la gara della Corona britannica nel WRC.

Il motore 2 litri turbo da 300 cavalli è abbinato a una trasmissione con differenziale autobloccante per scaricare al meglio la potenza su fondi sterrati, specifica nella quale è stata assettata la F-Type Rally, con le conseguenti protezioni sottoscocca per proteggere gli organi meccanici dal pietrisco dei passaggi su terra.

Sospensioni con ammortizzatori regolabili a tre vie, snodi sferici per una precisione superiore al volante, molle più morbide, le tarature vanno nella direzione contraria di una sportiva da asfalto a cercare rigidità e altezze ridotte da terra. Gomme con tassellatura specifica e cerchi ben lontani dai grandi diametri, i 20 pollici della F-Type Chequered Flag, ad esempio. Perché si è scelta la conversione della F-Type spider? Semplice, per restare fedeli alla formula XK 120, al tempo Convertible.

Jaguar F-Type Chequered Flag, la sportività 70 anni dopo

Cambia anche l’impianto frenante, con dischi baffati e pinze a 4 pistoncini su entrambi gli assi, oltre al freno a mano idraulico. L’abitacolo registra l’introduzione del roll-bar di sicurezza, dell’estintore e dei sedili da corsa con cinture a 6 punti, esigenze imprescindibili per guadagnare l’omologazione FIA. Dulcis in fundo, la fanaleria supplementare con quattro proiettori sul muso.

I due esemplari trasformati da Jaguar saranno protagonisti di esibizioni apposite nel programma di celebrazioni dei 70 anni di storia del Giaguaro. 

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