Ultime fasi di sviluppo per la berlina compatta al passaggio tecnico della trazione anteriore. L'elettronica di controllo adottata su BMW i3 S incrementerà le doti sportive di nuova Serie 1, contenendo il sottosterzo in modo fulmineo
27.03.2019 ( Aggiornata il 27.03.2019 16:38 )
Cinque lunghi anni di ricerca e sviluppo. Tanti ne sono serviti per traghettare un modello unico nelle sue caratteristiche tecniche in un territorio già battuto dai rivali. Nuova BMW Serie 1 è alle fasi conclusive del percorso, che si concluderà con il debutto atteso al Salone di Francoforte.
Il progetto Serie 1 di terza generazione introduce la trazione anteriore sulla berlina compatta. Sportività assicurata dal motore 2 litri più potente in gamma, da 306 cavalli. L'elettronica di BMW i3 s contribuisce ad abbattere il sottosterzo 3 volte più velocemente di un controllo classico del DSC
Guarda la galleryDalla trazione posteriore si passa allo schema anteriore. In alternativa, trazione xDrive, destinata, ad esempio, alla motorizzazione 2 litri più potente offerta da BMW: 306 cavalli dal Twin Power Turbo che andrà su BMW M135i xDrive.
Basta fare il pieno di cavalli per ritrovarsi una compatta sportivissima? Serve altro, soprattutto quando abbandoni lo schema tecnico della trazione posteriore e punti a ricreare le stesse sensazioni di guida scaricando cavalli e coppia sull’avantreno.
Per non deludere le schiere di appassionati della guida sportiva, arriva “in aiuto” una tecnologia sviluppata per BMW i3 S. Ribattezzata ARB, è descritta da BMW come un attuatore contiguo di limitazione del pattinamento della ruota.
L’obiettivo è l’eliminazione del sottosterzo, fenomeno tipico delle trazioni anteriori, nonché una rapidità estrema di intervento. Per farlo, opera direttamente sulla centralina del motore, anziché sull’unità di controllo del sistema DSC. Differenze? Tre volte più rapida la risposta, percepita dal guidatore come un adeguamento della velocità 10 volte più veloce.
Altre soluzioni di controllo dinamico saranno di serie su Serie 1, come il BMW Performance Control, incaricato di gestire il momento d’imbardata (la rotazione dell’auto intorno al proprio asse perpendicolare al terreno) attraverso frenate selettive per ciascuna ruota.
I muletti di sviluppo attualmente impegnati sul circuito di Miramas, alla ricerca delle ultime regolazioni di fino sull’assetto, offrono nuovi indizi su quelle che saranno le novità di stile.
L’architettura FAAR offrirà molto più spazio a bordo, dall’assenza dell’ingombrante tunnel centrale della trasmissione, fino all’incremento di centimetri liberi (+1,9) tra testa e padiglione, a vantaggio dei passeggeri posteriori, nonché all’altezza delle gambe, con un incremento dell’abitabilità pari a 3,3 centimetri. Il volume di carico del bagagliaio aumenta di 20 litri, a 380 totali.
Il design è ancora nascosto da mascherature abbondanti, soprattutto intorno alla calandra. Si intuiscono gruppi ottici full led dalle linee aggressive, simili al trattamento riservato al crossover X2, mentre al posteriore spiccano i fari a sviluppo orizzontale e dalla grafica 3D.
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