Autobianchi A112: la sua storia

Autobianchi A112: la sua storia

Mezzo secolo e 50 candeline tutte da spegnere per l’utilitaria ideata nel 1969, e nata per sfidare le avversarie straniere in Italia. Dal primo modello, alla sua evoluzione fino all’ottava serie: scopriamo tutta la sua storia

di Redazione

10.04.2019 ( Aggiornata il 10.04.2019 11:56 )

La Autobianchi A112 viene presentata al Salone di Torino nel 1969. Il successo è enorme sin dall’esordio: d’altronde, l’estetica piace alla clientela, così come le prestazioni. Il motore è un Fiat della serie 100, un 4 cilindri con albero a camme laterale, 903 cc e 44 CV di potenza. Arriva a una velocità massima di 140 km/h, grazie al cambio a 4 rapporti corti, e in 13,7 secondi accelera da 0 a 100 km/h. L’impianto frenante vede dischi anteriori e tamburi sul retro e, stranamente, freno a mano sulle ruote anteriori. Nel 1971 viene anche realizzata la E, con finiture più curate, e la versione sportiva, la A112 Abarth, realizzata in collaborazione con la Casa dello Scorpione, anch’essa amatissima dagli italiani.

Il lavoro di Carlo Abarth risulta fondamentale per il successo della variante. Rispetto alla versione Normale, la cilindrata aumenta da 903 a 982 centimetri cubici, viene inserito un nuovo albero motore in acciaio nitrurato, innalzato il rapporto di compressione a 10:1, un diverso impianto di scarico e un carburatore doppio corpo.

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