Mini: la sua storia

Mini: la sua storia

Piccola, comoda, economica: ha rappresentato un unicum nel mondo delle auto sin dalla sua nascita, nel 1959. Diva degli anni Sessanta, la sua eredità continua ancora oggi grazie a BMW Group

di Redazione

02.05.2019 ( Aggiornata il 02.05.2019 17:01 )

Leonard Lord, “lord” di nome e di fatto, visto che poteva vantare il titolo di Barone di Lambury, non è per niente contento. Siamo nel 1956, e la crisi di Suez sta influenzando in maniera netta il mercato automobilistico mondiale.

La benzina è poca, e costa di più. Le grandi Case si tutelano, progettando utilitarie che necessitano di un carico minore di carburante. Il Barone decide che anche la British Motor Corporation, di cui era da poco diventato capo, deve darsi una mossa.

Il progetto viene affidato a Alec Issigonis. Il cognome non lascia scampo a interpretazioni, l’origine è chiaramente greca. Arriva in Inghilterra a 17 anni insieme alla madre dopo la morte di papà Constantine, che aveva già lavorato al servizio di Sua Maestà costruendo le ferrovie in Turchia.

Issigonis ha una mente vivace e piena di idee, un talento dell’ingegneria. Gli viene chiesto di fabbricare un’auto piccola, da città, economica e, soprattutto, comoda. In pratica, deve creare un qualcosa di quasi rivoluzionario per l’epoca. Ci riuscirà: e la sua eredità continua ancora oggi, nei giorni in cui spegne 60 candeline.

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