ACI chiede controlli pubblici sulle auto storiche

ACI chiede controlli pubblici sulle auto storiche

L'Automobile Club d’Italia chiede il Certificato di Rilevanza Storica verificato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

di Francesco Forni

28.10.2019 ( Aggiornata il 28.10.2019 10:15 )

Al Salone Auto e moto d’epoca di Padova ACI ha chiesto chiarezza per la questione della certificazione delle auto storiche. 

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E’ stato il  presidente dell'Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, a proporre una soluzione. “E’ necessario predisporre una ‘lista di salvaguardia’ per avere sotto controllo il parco circolante delle vetture ultra-ventennali, in quanto oggi è importante tutelare i veicoli di reale interesse storico e rottamare quelli, semplicemente, vecchi, non sicuri e altamente inquinanti”.

Sticchi Damiani ha aggiunto. “Non è più pensabile, poi, che sia un Ente privato a rilasciare il CRS, Certificato di Rilevanza Storica, senza alcuna regola o controllo da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Un cambio di passo fondamentale rispetto alla situazione attuale. Gli enti che attualmente rilasciano il CRS sono ASI, FMI e i tre registri Alfa Romeo, Fiat e Lancia.

Le parole del presidente ACI, durante il dibattito sul tema: “La fiscalità e le auto storiche” sono state chiare. E anche a segno, a nostro avviso. Andrebbero certamente a modificare profondamente la classificazione di molte vetture ultra-ventennali. 

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